I cittadini italiani residenti stabilmente all'estero che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l’Italia perdono il diritto all’assistenza sanitaria, sia in Italia che all’estero, all’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e della iscrizione all’AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco, che mantengono il diritto all’assistenza sanitaria in Italia e all’estero.
L’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) o il diritto di voto in Italia, non aprono un diritto all’assistenza sanitaria in Italia.
Nell'ambito generale della categoria dei cittadini italiani residenti all'estero, di prima generazione nati in Italia, i titolari di pensione corrisposta da Enti previdenziali italiani e coloro che hanno lo status di emigrato, hanno diritto all'assistenza sanitaria in occasione di un temporaneo soggiorno sul territorio nazionale (da uno Stato ExtraUE o non in Convenzione) LIMITATAMENTE alle prestazioni sanitarie urgenti per un massimo continuativo di 90 giorni ovvero erogate in più periodi che in ogni caso non devono superare globalmente i 90 giorni nell'anno solare. Vengono ad essere ricomprese in detta disposizione tutte le prestazioni erogate tramite il Pronto Soccorso di una struttura ospedaliera, sia in via ambulatoriale che in sede di ricovero.
Con il termine dell’anno solare viene a cessare il periodo di copertura assicurativa a carico del SSN, anche se non esaurito, e l’eventuale prosieguo delle cure va computato nei 90 giorni dell’anno successivo.
Per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti è necessario presentare o autocertificare lo stato di emigrato e che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata contro le malattie.
I cittadini italiani residenti stabilmente all'estero che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l’Italia perdono il diritto all’assistenza sanitaria, sia in Italia che all’estero, all’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e della iscrizione all’AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco, che mantengono il diritto all’assistenza sanitaria in Italia e all’estero.
L’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) o il diritto di voto in Italia, non aprono un diritto all’assistenza sanitaria in Italia.
Nell'ambito generale della categoria dei cittadini italiani residenti all'estero, di prima generazione nati in Italia, i titolari di pensione corrisposta da Enti previdenziali italiani e coloro che hanno lo status di emigrato, hanno diritto all'assistenza sanitaria in occasione di un temporaneo soggiorno sul territorio nazionale (da uno Stato ExtraUE o non in Convenzione) LIMITATAMENTE alle prestazioni sanitarie urgenti per un massimo continuativo di 90 giorni ovvero erogate in più periodi che in ogni caso non devono superare globalmente i 90 giorni nell'anno solare. Vengono ad essere ricomprese in detta disposizione tutte le prestazioni erogate tramite il Pronto Soccorso di una struttura ospedaliera, sia in via ambulatoriale che in sede di ricovero.
Con il termine dell’anno solare viene a cessare il periodo di copertura assicurativa a carico del SSN, anche se non esaurito, e l’eventuale prosieguo delle cure va computato nei 90 giorni dell’anno successivo.
Per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti è necessario presentare o autocertificare lo stato di emigrato e che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata contro le malattie.
- Dichiarazione sostitutiva per temporanei rientri in Italia attestante: lo status di emigrato, la titolarità di pensione corrisposta da Enti previdenziali italiani, l’inesistenza di un diritto al rimborso delle prestazioni sanitarie fruite in virtù di una copertura assicurativa, sia pubblica che privata, nel Paese di residenza, eventuali periodi di assistenza già fruiti presso altre ASL.
In caso di superamento di tale limite le prestazioni stesse saranno erogate con il conseguente addebito delle tariffe previste.