CROSS OPERAZIONI TRASFERIMENTO


Salgono a quattordici i pazienti trasferiti. Utilizzato per due casi anche elicottero dell’Aeronautica Militare

Scritto da Daniela Ponticelli

Prosegue l’attività della Centrale remota operazioni soccorso sanitario -CROSS che ha sede presso la Centrale Operativa 118 di Pistoia. La Cross è operativa dallo scorso mercoledì ed oltre ad essere impegnata nei trasferimenti dei pazienti con coronavirus nella regione Molise è stata attivata anche per la regione Umbria: le attività sono svolte per conto del Servizio nazionale della Protezione Civile e, quindi, a supporto delle strutture sanitarie regionali impegnate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

CROSS AREONAUTICA MILITAREAd oggi sono quattordici i pazienti in terapia intensiva e positivi al Covi19 trasferiti dalla regione Molise e dall'Umbria in altri ospedali. (Grosseto, Roma, Foggia, Bisceglie e Cesena).

I trasferimenti dall'Umbria sono stati due: i pazienti ricoverati a Perugia sono stati centralizzati a Roma. In particolare sono state complesse e delicate le operazioni che hanno riguardato  un paziente in Circolazione Extracorporea che con l'elisoccorso è stato trasferito nella terapia intensiva del Sant'Andrea di Roma. 

Un altro paziente, di 76 anni, è invece stato trasferito da Campobasso a Cesena con un elicottero dell'Aeronautica Militare. 

“Un’operazione anche questa particolarmente complessa –ha spiegato il direttore della Cross, dottor Piero Paolini- che ha richiesto l’impiego di uomini e di diversi mezzi: oltre ai sanitari è stato coinvolto il personale dell’esercito e i Volontari; il paziente è stato trasportato con la barella di biocontenimento e per questo è stato necessario utilizzare l’elicottero dell’Aeronautica Militare”. 

Un altro trasferimento, sempre in collaborazione con l'Aeronautica Militare,  ha riguardato un paziente del Molise trasferito al Covid center di Roma (in zona Fiumicino). 

Tutte le operazioni, compreso l’allertamento degli uomini e dei mezzi, sono state coordinate dalla Cross che, anche per questo caso, ha preso contatti diretti con le strutture di emergenza e urgenza, di Campobasso e di Termoli, dopo aver precedentemente acquisito tutte le informazioni sullo stato clinico del paziente con telefonate effettuate direttamente ai sanitari dove i pazienti era ricoverato.