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Anche nel Punto Nascita del San Jacopo dove ad oggi sono nati 338 bambini tornano i babbi

Parla Luca: "per noi padri è fondamentale questa esperienza anche per dare sostegno alle nostre compagne nei primi giorni"
Leggi QUI il Comunicato Aziendale sull'accesso dei neo padri ai Punti Nascita

Scritto da Daniela Ponticelli

Tiene delicatamente in braccio la piccola Siria di appena un giorno di vita e i suoi occhi sono colmi di commozione, meraviglia e felicità. "Per noi padri- dice Luca- stare insieme ai nostri figli nei primi giorni della loro vita è fondamentale e serve anche a dare sostegno alle nostre compagne". Ne è convinta anche mamma Pamela che guarda la sua bambina, di 3 chili e novecento grammi, cullata tra le braccia del marito. "Possiamo condividere da subito questa straordinaria esperienza -racconta- e imparare insieme anche a gestirla e, inoltre, durante la presenza del nostro compagno noi mamme possiamo dedicarci a noi stesse".

Nella foto, scattata in una stanza del reparto di ostetricia si vede il papà che tiene in braccio la neonata, la mamma con una mano sopra il braccio del papà in modo amorevole, sono seduti sul letto, dietro tre ostetriche in piediLa coppia, di Larciano, è circondata dalle ostetriche, coordinate da Elena Degl'Innocenti, che con attenzione impartiscono le indicazioni corrette: dall'allattamento alla cura della neonata.

Anche nel Punto Nascita del San Jacopo e al S.S. Cosma e Damiano da alcuni giorni (come negli altri cinque dell'Azienda USL Toscana centro) è nuovamente consentito l'accesso ai babbi. Con la nuova direttiva aziendale ogni ospedale ha organizzato il percorso di accesso nel rispetto delle misure di sicurezza. L’orario di ingresso al partner è organizzato secondo la disposizione dei posti letto per ciascuna stanza di degenza (letti pari/letti dispari); questo per evitare l’incontro tra partner di donne ricoverate nella stessa stanza e garantire un afflusso ridotto. Al momento il partner nell'Ospedale San Jacopo può restare accanto alla neomamma e al piccolo al massimo un’ora al giorno: dalle ore 17 alle 18 o dalle 18 alle 19.

"Era dal marzo 2020 che i padri non potevano entrare nei reparti di ostetricia - evidenzia il dottor Pasquale Florio direttore della struttura e direttore dell'area aziendale di ostetricia e ginecologia- il Covid-19 ci ha costretti ad imporre regole severe per la sicurezza delle madri e dei loro neonati compreso il divieto di accesso a tutti i visitatori, e tra questi anche i partner, ai quali è stata garantita solo la presenza in sala parto fino alla alla nascita del bambino. Nonostante queste restrizioni le donne sono state comunque coraggiose e hanno continuato a darci fiducia dal momento che ad oggi al San Jacopo le nascite sono state 338, con una riduzione di solo 4 parti rispetto all'anno scorso, un dato ,questo, al momento tra i migliori".  

Aggiunge la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero: "assistere a questi primi incontri nelle nostre camere di degenza ci ha riportato ad una normalità che avevamo dimenticato. Sono grata a tutto il personale del percorso nascita, infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, pediatri e ginecologici per il lavoro svolto, con umanità e professionalità, durante l'emergenza sanitaria e testimoniato dagli innumerevoli ringraziamenti che ci sono giunti da parte delle mamme e dei babbi".