Da sinistra ridotta Giancarlo Caruso Laura Martini Lorenzo Preziuso e Andrea Vitali

Scritto da Paola Baroni

Con il miglioramento delle aspettative di vita la popolazione anziana sta aumentando sempre di più così come aumentano gli “anziani” attivi dediti ad attività lavorative o ricreative.

Dei problemi che scaturiscono da questi nuovi orizzonti, si occuperà il Convegno “La mano dell’anziano: le prospettive nel terzo millennio” che si terrà a Firenze il prossimo venerdì 10 febbraio presso l'Hotel Mediterraneo.

Verranno affrontati i temi dell’invecchiamento e della fragilità, del trattamento medico e chirurgico delle principali patologie e dei traumi della mano e del polso  che, proprio nell’anziano osteoporotico, assumono delle connotazioni particolari.

L'evento è patrocinato dall'Ausl Toscana Centro, dalla SICM (Società Italiana di Chirurgia della Mano), dall'OTODI Toscana (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d'Italia), dall'AIRM (Associazione Italiana Riabilitazione Mano) ed ha ottenuto la certificazione SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia).

Saranno coinvolti non solo i chirurghi della mano, gli ortopedici e i fisioterapisti provenienti da tutta Italia ma anche altre figure professionali.

L’incontro è promosso e realizzato dalla struttura organizzativa di Chirurgia della Mano della Ausl Toscana Centro diretta dal dottor Andrea Vitali (in foto primo a destra), con i suoi collaboratori, i dottori Giancarlo Caruso (Responsabile scientifico dell’evento), Laura Martini, Lorenzo Preziuso (in foto da sinistra Caruso, Martini e Preziuso), Birgit Redl e Piergiuseppe Zampetti. L’equipe fa parte del dipartimento chirurgico diretto dal dottor Stefano Michelagnoli.

Venerdì saranno messe a confronto le attuali esperienze dei maggiori centri di chirurgia della mano italiani con focus dedicati al problema della fragilità ossea, alla relive surgery e alla riabilitazione.