Giani: ”Un intervento importante e di significativa implementazione per l’Ospedale Pratese”

Scritto da Vania Vannucchi 

Potenziata l’area delle terapie intensive del Santo Stefano con l’apertura di otto nuovi posti letto per l’Unità Coronarica (UTIC).

Li ha inaugurati questa mattina il Presidente della Regione Eugenio Giani. Al taglio del nastro hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda Usl Tc Paolo Morello Marchese, il direttore sanitario dell’ASL Tc Emanuele Gori, la direttrice sanitaria del presidio ospedaliero Sara Melani, il direttore di cardiologia Francesco Bellandi, il direttore di Terapia intensiva Guglielmo Consales, il Consigliere regionale Ilaria Bugetti, il vicesindaco di Prato Simone Faggi, il direttore Società della Salute Lorena Paganelli, il coordinatore sanitario servizi territoriali Laura Tattini, il direttore Manutenzione e Gestione investimenti Gianluca Gavazzi. Presente il team infermieristico di cardiologia, coordinato da Adriana Valenziano, la direttrice assistenza infermieristica di Prato Daniela Ammazzini ed altri professionisti sanitari.

Quello che inauguriamo stamattina è un intervento importante e di significativa implementazione per l’ospedale di Prato – ha detto il Presidente Giani – saranno dieci posti letto complessivi UTIC, con macchinari, strumentazione e personale specialistico. Riguardano un’area di assoluta delicatezza per la vita delle persone. Voglio ringraziare i medici e tutti gli operatori sanitari che lavorano sempre con impegno e dedizione.

A Prato abbiamo introdotto anche la chirurgia robotica, un impianto che rappresenta una eccellenza nell’ ASL Toscana Centro. Ciò costituisce una tappa molto significativa per l’ospedale di Prato nel quale osserviamo la messa a punto progressiva di un sistema di riorganizzazione. E’ una forte spinta verso l’impegno che abbiamo assunto e che continueremo ad assumerci per dare una risposta forte sui servizi sanitari a Prato”. 

Si tratta di un miglioramento funzionale che ha permesso di dotare l’UTIC di dieci posti letto intensivi complessivi: otto in open space e due, già presenti, in stanza singola con la possibilità di effettuare un eventuale isolamento.

Ogni postazione è attrezzata con strumentazioni di altissima tecnologia per il monitoraggio dei parametri vitali 24 h su 24. Nell’open space è presente un desk che consente al personale medico e infermieristico di effettuare una costante vigilanza dei pazienti. L’open space con i nuovi posti letto è collocato al secondo piano del presidio ospedaliero in uno spazio contiguo alla Cardiologia.

Gli spazi che ospitano i nuovi posti letto sono stati realizzati attraverso la riconversione di circa 300 metri quadri dell’area delle terapie intensive; i lavori hanno interessato la parte strutturale, impiantistica e tecnologica. Il quadro economico ammonta complessivamente a 840.000 euro di cui 430.000 per i soli lavori.

Nell’ottobre 2020 – ha ricordato Giani – ho avuto la responsabilità della Sanità Toscana come Presidente. Da subito, ho voluto realizzare le strutture dell’Ex Creaf che durante il periodo pandemico hanno avuto una rilevanza importante e sono state un riferimento a livello nazionale. Oggi, pensando al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ho dato priorità, tra le opere che possono essere realizzate in tutta la Toscana, al Distretto di San Paolo. Completeremo il progetto esecutivo entro il 31 marzo prossimo e conto nell’autunno di veder partire i lavori che saranno ingenti ed importanti.” 

La realizzazione dei nuovi posti letto UTIC è stata finanziata con fondi Ministeriali del DL 34 (Decreto Arcuri) a seguito della pandemia da Covid-19.

Durante l’emergenza sanitaria è nata l’idea della necessità di potenziare l’area delle terapie intensive: l’UTIC era stato trasferito all’interno di altri setting per destinare un consistente numero di letti intensivi ai pazienti Covid.

Questa operazione di potenziamento ha permesso alla cardiologia di poter disporre complessivamente di 10 posti letto di terapia intensiva Coronarica (UTIC) e di 10 posti letto di subintensiva cardiologica.

Un importante espansione della risposta che il nosocomio Santo Stefano riesce a dare alla popolazione pratese con un ampliamento dell’offerta di posti letto per la gestione del paziente a maggior complessità clinico-assistenziale, sottolinea Sara Melani. Un ringraziamento va al personale sanitario ed all’Area Tecnica per l’importante lavoro di squadra svolto che ha consentito il raggiungimento di questo traguardo.”

“ Grazie all’impegno della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria, della Direzione di Presidio e dell’Area Tecnica – ha aggiunto Francesco Bellandi - è stato possibile realizzare il potenziamento dell’area di terapia intensiva cardiologica e di raggiungere un importante obiettivo. Esprimo i miei ringraziamenti personali e quelli del personale di Cardiologia.”

Il progetto è stato realizzato anche grazie all’importante contributo del team infermieristico della Cardiologia, coordinato da Adriana Valenziano. Sulla base delle esperienze pregresse sono stati introdotti elementi migliorativi per rispondere in modo più funzionale ed adeguato alle esigenze e complessità dei pazienti.

La cardiologia del Santo Stefano registra oltre 1300 ricoveri l’anno con una degenza media di 5,5 giorni. Dispone di due Sale di emodinamica ed una Sala di elettrofisiologia dotate di strumentazioni ad alta tecnologia. Sono effettuate 1300 prestazioni di diagnostica invasiva e interventistica coronarica e strutturale. Oltre 450 gli interventi di elettrofisiologia ( impianti di pace maker, defibrillatori e pace maker biventricolari)

L’aumento di posti letto offre un contributo migliorativo all’organizzazione ospedaliera – ha aggiunto la Consigliera Bugetti – Un intervento di riqualificazione ed incremento che aiuta tutta la complessità dell’ospedale”.

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