Sarà realizzata una delle cinque Case di Comunità della Provincia di Prato

 Foto CDC Vaiano

Scritto da Vania Vannucchi 

Prenderanno avvio a giugno i lavori per l’ampliamento della sede distrettuale di Vaiano in via Val di Bisenzio 205/d. Dopo la cessione gratuita da parte del Comune di una porzione di terreno nell’area in cui è già operativa la sede del distretto, il via ai lavori rappresenta il primo step di evoluzione verso la sanità territoriale futura con la conversione del distretto in Casa di Comunità.

A Vaiano è prevista la realizzazione di una delle cinque strutture sociali e sanitarie di prossimità che saranno realizzate sul territorio della Provincia: a Montemurlo, Poggio a Caiano, San Paolo e presso l’ex palazzina di Anatomia patologica del Misericordia e Dolce. Le Case di Comunità rappresentano una evoluzione del modello Casa della salute e saranno punto di riferimento e rafforzamento dei servizi di prossimità sul territorio per rispondere in modo integrato e trasversale ai bisogni sanitari e sociali dei cittadini.

Il cronoprogramma dei lavori è stato presentato questa mattina nel corso di una Conferenza stampa alla presenza di Lorenzo Pescini, direttore amministrativo dell’ASL Toscana Centro; Primo Bosi, Sindaco del Comune di Vaiano, Simone Faggi, Presidente della Società della Salute Area Pratese; Lorena Paganelli, direttore Società della Salute Area Pratese e Gianluca Gavazzi, direttore area manutenzione e gestione investimenti Prato.

Le opere da realizzare nella sede del distretto di via Val di Bisenzio comprendono interventi di efficientamento energetico:coibentazione della copertura, sostituzione infissi, isolamento termico, sostituzione del generatore di calore e installazione di un sistema a pompa di calore.

I lavori avranno una durata di 160 giorni, l’investimento per questa prima tranche ammonta a oltre 578.600 Euro, con fonti di finanziamento per una quota da contributi in c/capitale dalla Stato (Bando POR FESR 2014-2020) e per 220.000 Euro stanziati dall’Azienda Sanitaria.

 Il passo successivo prevede l’ampliamento del distretto per la realizzazione della Casa di Comunità. Si tratta di un aumento della superficie di 237 metri quadri per un totale complessivo, a lavori ultimati di 830 metri quadrati. I lavori avranno inizio nel dicembre di quest’anno e si concluderanno nell’arco di un anno.

Oggi raccontiamo una bella storia – ha detto il Sindaco Bosi - ringrazio la Società della Salute, il Presidente ed il Direttore per aver sostenuto questo progetto importantissimo per la nostra comunità. La direzione è quella giusta, stiamo potenziando i servizi di prossimità per poter offrire un’ alternativa ed intercettare i bisogni dei cittadini seguendo le regole del nuovo sistema sanitario. Siamo riusciti a fare un intervento mantenendo l’operatività dei servizi attualmente in essere. L’amministrazione comunale che rappresento eprime piena soddisfazione. Ringrazio anche l’Azienda Sanitaria ed il personale tecnico”.

 La nuova Casa di Comunità avrà a disposizione, in aggiunta ai servizi attuali un’area di attesa, 7 ambulatori medici, 2 ambulatori per la Guardia Medica, servizi igienici per il personale e per gli utenti.

Nella Casa di Comunità sarà a disposizione un team di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri di comunità, assistenti sociali ed altre figure professionali. Forte sarà la sinergia con gli Enti del terzo Settore e le Associazioni di volontariato per una integrazione tra competenza territoriali.

La presenza dei medici di medicina generale e dei pediatri insieme agli specialisti rappresenta un punto di forza e miglioramento - ha aggiunto Paganelli. Le specialistiche di oculistica, otorinolaringoiatria, fisiatria, cardiologia e psichiatria avranno a disposizione anche una diagnostica leggera.

Una innovazione è costituita dalla disponibilità di un percorso ad hoc, già presente da circa un anno a Vernio, per i cittadini della Vallata. Avranno la possibilità di poter effettuare le visite specialistiche nella sede del proprio territorio. Qualora la prestazione non sia attribuita entro cinque giorni viene reimmessa all’interno del CUP generale.

 Il quadro economico complessivo per i lavori di ampliamento della sede distrettuale è di 1.150.000 Euro e sarà finanziato con contributi in C/Capitale dello Stato (PNRR), dal fondo complementare Regionale e per una quota con autofinanziamento dell’ASl Toscana Centro.

A completamento dei lavori verà installato un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio.

 “Per l’Azienda Sanitaria il progetto ha una rilevanza prioritaria – ha detto Pescini. Siamo in una fase di cambiamento epocale in termini di assistenza sanitaria territoriale e la realizzazione di nuovi modelli organizzativi che permettono di offrire attività e servizi migliori ed in luoghi più vicini ai cittadini è sicuramente uno straordinario beneficio per l’intera comunità. Per raggiungere l’obiettivo finale c’è ancora molto da fare ma fino ad oggi l’Azienda ha buttato il cuore oltre l’ostacolo e ciò ha permesso il rispetto della prima importante milestone intermedia del 31 marzo 2023 per tutti gli interventi aziendali finanziati con fondi PNRR. Continuiamo quindi avanti il lavoro con impegno affinchè si realizzi la Casa della Comunità di Vaiano e tutte le altre nei tempi previsti mantenendo sempre alta l’attenzione nel corso delle prossime fasi.

Stiamo andando verso una nuova modalità di gestione del servizio sanitario che punta alla territorialità ed alle necessità locali – ha sottolineato Simone Faggi. La direzione è quella di creare una complessa rete terrioriale fatta di infrastrutture in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. Questo significa anche spostare competenze attualmente centralizzate sul territorio ma anche inserire figure professionali come medici di famiglia, pediatri e specialiti il più vicino possibile ai cittadini. Vorrei sottolineare il lavoro della Società della salute e dell’Azienda Sanitaria nell’individuare le necessità e i luoghi di intervento. Il dialogo costante tra le istituzioni, l’mpegno del Sindaco di Vaiano attraverso anche l’ascolto delle esigenze e bisogni territoriali ha consentito di creare una mappa con cinque Case di Comunità che si aggiungeranno ai servizi esistenti. Questo testimonia un’attenzione al territorio e come Sds auspichiamo e chiediamo che questo percorso realizzato per le Case di Comunità sia replicato anche per gli altri aspetti sanitari.