Area Vasta Toscana Centro: presentato il piano di programmazione strategica 2025-2027

Equità, integrazione e sostenibilità sono i tre pilastri della programmazione di Area vasta presentata ieri a Castelfalfi (Montaione- FI). Il Piano nasce dal lavoro congiunto di AUSL Toscana Centro, AOU Careggi, Università di Firenze, AOU Meyer e ISPRO

 

Scritto da Valentina Scarponi, giovedì 11 settembre 2025

Firenze – Qualità ed equità delle cure, continuità ospedale-territorio, reti tempo-dipendenti rafforzate e spinta alla digitalizzazione e all’innovazione. È stato presentato ieri a Castelfalfi il primo Piano di programmazione strategica di Area vasta Centro 2025-2027, il documento triennale per garantire, entro una cornice comune, capillarità e sostenibilità del sistema sanitario, percorsi e obiettivi per il prossimo triennio.

Il documento di programmazione, approvato il 6 agosto 2025, rende operative scelte strategiche per qualità, tempi e sicurezza delle cure in tutto il territorio dell’Area vasta Centro per garantire equità di accesso e più servizi al cittadino, ma anche valorizzazione e formazione del personale, in un’ottica di cooperazione interaziendale. La costruzione del Piano ha previsto un percorso partecipato con gli stakeholder, comitati aziendali di partecipazione, organizzazioni sindacali, Conferenza aziendale dei Sindaci, collegi sindacali e Organismi di valutazione indipendente.

Tra i risultati conseguiti, gli accordi di programma sulla gestione integrata dei percorsi di donazione e trapianto, sul percorso clinico dell’infertilità di coppia, sulla gestione integrata delle competenze nel governo clinico dell’emergenza territoriale e sul percorso clinico dei pazienti affetti da linfedema.

Sul versante clinico – assistenziale, il Piano rafforza le reti tempo dipendenti per ictus, emergenze cardiologiche e trauma maggiore e prevede la revisione e l’aggiornamento dei PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale). In parallelo, procede la razionalizzazione delle attività ad alto contenuto tecnologico: la produzione dei farmaci antiblastici per il trattamento dei tumori è infatti indirizzata, gradualmente, verso la centralizzazione in un’unica Ufa (Unità farmaci antiblastici) di Area vasta, presso l’ospedale Careggi. Prende forma anche la nuova Officina del sangue al San Giovanni di Dio, con i lavori che partiranno entro la fine del 2025. Qui verranno centralizzati lavorazione e distribuzione di tutte le donazioni di sangue dell’Area vasta Centro, per un volume atteso di circa 75mila donazioni all’anno. Si mettono in rete aree come la citofluorimetria e la medicina nucleare, con benefici attesi anche in termini di efficienza nell’approvvigionamento dei farmaci PET.

Tra le novità di rilievo che porteranno l’Asl Toscana Centro, Careggi, ISPRO e Università degli Studi di Firenze a condividere personale e risorse, nell’ottica di una ottimizzazione e implementazione dei servizi, ci sarà il Centro interaziendale per il benessere del paziente oncologico e degli operatori per garantire il presidio del benessere globale del paziente oncologico e per la promozione dei processi di umanizzazione delle cure, anche attraverso lo sviluppo di iniziative che favoriscano la formazione e il benessere organizzativo del personale sanitario.

Particolare attenzione è, infatti, dedicata alla presa in carico in rete del paziente oncologico, ma anche del consolidamento dei modelli di continuità assistenziale ospedale – territorio, della trasformazione digitale e del benessere organizzativo.

Il Piano ridefinisce anche il percorso di gestione in emergenza dei pazienti psichiatrici: si tratta di un percorso integrato tra il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Asl Toscana Centro ed il pronto soccorso del Careggi finalizzato alla presa in carico dei pazienti affetti da disturbo psicopatologico acuto che accedono al pronto soccorso, attraverso un modello di assistenza integrata.

Rafforzamento anche del Codice rosa per la presa in carico delle vittime di violenza con un’attenzione, per il futuro, nella gestione dei casi legati all’uso della "droga dello stupro", e il potenziamento a livello di Area vasta della formazione continua, del miglioramento della comunicazione per aumentare la consapevolezza e favorire l’accesso ai servizi da parte delle vittime e la tematizzazione delle campagne informative per sensibilizzare la popolazione.

Tra i modelli in fase di costruzione, c’è anche l’infermiere di famiglia e di comunità pediatrico. Un modello di interazione interaziendale con il Meyer per gestire l’assistenza infermieristica pediatrica a domicilio, nelle scuole e in altri setting, che può portare a maggiore continuità, presa in carico e personalizzazione per il minore e la sua famiglia.

Durante la giornata di presentazione sono stati approfonditi alcuni temi della programmazione legati al territorio, alle reti interaziendali, alla formazione e ricerca e alla prevenzione nell’Area vasta Centro.

Il Tavolo “Territorio” è stato coordinato dal dottor Enrico Benvenuti, del Dipartimento di Medicina Multidimensionale e dal dottor Paolo Zoppi, del Dipartimento di Assistenza Infermieristica e Ostetrica, dell’Asl Toscana Centro

Il Tavolo “Formazione, ricerca e innovazione” ha visto come coordinatori il dottor Alessandro Maria Vannucchi, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’AOU Careggi/Università di Firenze, e la dottoressa Alessandra Pugi, del Clinical Trial Office dell’Ospedale Meyer.

Il Tavolo “Percorsi interaziendali, dipartimenti e reti” è stato coordinato dal dottor Stefano Michelagnoli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Asl Toscana Centro.

Infine, il Tavolo “Prevenzione” è stato coordinato dalla dottoressa Silvia Scoccianti, dell’Area di Radioterapia, dell’Asl Toscana Centro.

L’Area vasta è una realtà che comprende oltre 4mila posti letti, più di 22mila professionisti e un accesso nei pronto soccorso di oltre 1.600 persone al giorno. Un Sistema imponente, ma estremamente dinamico, che si confronta con bisogni sempre nuovi e da una crescente capacità di integrazione interaziendale.

“Ci troviamo in un momento cruciale - sottolinea il Direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Valerio Mari - abbiamo la grande opportunità di partecipare alla costruzione di un nuovo modello di erogazione dei servizi, improntato alla presa in carico precoce dei nostri assistiti, dei loro bisogni di salute, attraverso percorsi e non più prestazioni. Questo Piano nasce da un percorso congiunto di programmazione, con monitoraggi periodici e misurazione degli esiti su scala di Area vasta. Abbiamo molti progetti già avviati e altrettanti ‘cantieri’ su cui orientare modelli strategici e innovativi per far fronte ai cambiamenti e alle continue sfide del sistema sanitario pubblico. Uno dei motori propulsori sarà la spinta alla digitalizzazione, una sempre più articolata risposta del territorio grazie all’integrazione con gli ospedali e alla riforma di sanità territoriale e la sostenibilità del sistema per continuare a garantire la qualità e l’equità delle cure che è il nostro principale obiettivo. L’evento di oggi rappresenta un punto di partenza, un confronto congiunto su alcune tematiche chiave che coinvolgono le nostre Aziende con l’obiettivo di stimolare un dibattito che, a partire da quello che già oggi nei fatti è l’area Vasta Centro”.