Firenze – Dal 1984, ogni 18 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Menopausa, istituita dall’International Menopause Society per diffondere consapevolezza e promuovere una migliore qualità di vita nelle donne che affrontano questo delicato momento di transizione. Anche quest’anno Fondazione Onda ETS rinnova la propria iniziativa, coinvolgendo gli Ospedali Bollino Rosa, dove dal 17 al 19 ottobre saranno offerti servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi dedicati alla salute della donna in menopausa.

Nell’ambito di questa iniziativa, domani venerdì 17 ottobre, alle ore 16.30, presso la Sala Riunioni dell’Ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, si terrà l’incontro dal titolo “La menopausa oncologica: sfide e traguardi tra benessere e rinascita.” L’evento, di carattere divulgativo e aperto alla popolazione, è rivolto in particolare alle donne con diagnosi oncologica che, a seguito dei trattamenti, hanno sviluppato sintomatologia climaterica.

L’iniziativa è organizzata dalla dottoressa Sonia Baldi, ginecologa del Dipartimento Materno Infantile Usl Toscana centro, diretto dal dottor Alberto Mattei, e dalla dottoressa Ilaria Bertolini, oncologa della Struttura operativa semplice Oncologia Medica Santa Maria Annunziata e Serristori, diretta dalla dottoressa Maria Simona Pino.

Obiettivo dell’incontro è offrire una panoramica completa sulla menopausa oncologica, grazie al contributo di diverse figure professionali. Saranno affrontati temi che spaziano dalla sintomatologia climaterica alle possibili terapie per la paziente oncologica, dalla salute dell’osso agli aspetti nutrizionali, fino a un approfondimento sugli impatti psico-emotivi legati a questa fase della vita.

A sottolineare il valore dell’approccio integrato è la dottoressa Luisa Fioretto, Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Azienda Usl Toscana centro. “Questo evento – afferma la dottoressa Fioretto – dimostra ancora una volta come solo attraverso approcci interdisciplinari e una rete di assistenza multiprofessionale integrata si possa costruire un percorso di cura realmente centrato sulla persona, capace di rispondere ai bisogni del singolo paziente nel rispetto della sua dignità e della qualità della vita”.