Sopralluogo anche ai Servizi di Endoscopia e alla Cardiologia. Tavolo tecnico sull’ampliamento del PS e ristrutturazione Blocco H
Scritto da Paola Baroni, martedì 11 novembre 2025
Empoli – Prima in Endoscopia, poi subito al cantiere del nuovo reparto di Terapia Subintensiva, infine in Cardiologia. Nel pomeriggio l’incontro con l’Area Tecnica per approfondire i progetti di “espansione” come la riorganizzazione su due piani del Pronto Soccorso (affidato al momento lo studio preliminare) e il completamento del corpo H dove i lavori procedono spediti. Sempre accompagnati dai professionisti, risorsa insostituibile per un ospedale moderno, in continua crescita ed evoluzione anche dal punto di vista dell’avanzamento tecnologico: solo nell’ultimo anno al San Giuseppe sono state installate due risonanze magnetiche e una TC mentre una Rx è in attesa di essere collocata al Pronto Soccorso ed è stata sostituita la catena del laboratorio.
Durante la visita al San Giuseppe di Empoli la Direzione aziendale questa mattina è stata accolta e accompagnata dalla Direttrice del presidio, Francesca Bellini e dalla direttrice infermieristica Loriana Meini. Insieme al Direttore generale, Ing. Valerio Mari, ha preso parte alla visita il Direttore sanitario aziendale, Lorenzo Roti accompagnati nei nuovi locali della Subintensiva dal Direttore Area Coordinamento gestione attività trasversali, Sergio Lami.
Prima tappa in Endoscopia - Reparto in evoluzione quello dell’Endoscopia del San Giuseppe situato al piano terra dell’ospedale. Nel setting lavorano quattro specialistiche che si integrano e si avvicendano per la condivisione degli spazi e delle tecnologie.
Nel servizio di Endoscopia Digestiva vengono eseguiti esami diagnostici e procedure terapeutiche avanzate (tecniche mininvasive e di alta specializzazione) per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle principali patologie del tratto gastroenterico. È l’unica in Toscana ad aver ottenuto per tre volte (ultimo a fine 2025) l’accreditamento per la qualità della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED). La Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del San Giuseppe è diretta da Ottaviano Tarantino. Il Vicedirettore Francesca Calella che è anche Direttore Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, si occupa della diagnosi e cura delle principali patologie ed epatobilio-pancreatico-gastroenterologiche, in regime di ricovero e ambulatoriale. È presidio di rete regionale per la Malattia Celiaca, per alcune patologie rare epato-gastroenterologiche e per il percorso pre e post trapianto di fegato, in collaborazione con il Centro Trapianti di Pisa. La struttura dispone di tecnologie avanzate, come ecografo e Fibroscan, per una valutazione non invasiva e accurata delle epatopatie croniche. Presso la Struttura è presente anche un ambulatorio per il trattamento della stipsi funzionale e neurologica con TAI (Transa Anal Irrigation).
All’interno della struttura operano le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) che seguono il paziente lungo tutto il percorso di cura, dalla diagnosi alla terapia, offrendo un approccio personalizzato e multidisciplinare.
Dispone di esami endoscopici e radiologici dedicati, terapie avanzate, valutazione dietologica, follow-up ambulatoriale e di un ambulatorio congiunto gastroenterologico-chirurgico, in collaborazione in collaborazione con la Struttura operativa complessa di Chirurgia Generale di Empoli.
Durante la visita in Endoscopia, il dottor Antonio Sanna ha presentato l’attività di Pneumologia ed Endoscopia Bronchiale da lui diretta, soffermandosi sulla Fibrobroncoscopia (FBS), un esame di secondo livello eseguito dai professionisti della struttura del San Giuseppe che oltre ai pazienti ricoverati, può essere eseguita ambulatorialmente per pazienti non ricoverati. Durante la FBS si ottiene materiale biologico da inviare a microbiologia, anatomia patologica e laboratorio analisi. Nei pazienti con grave infezione polmonare, gli esami microbiologici guidano la scelta dell’antibiotico, favorendo una guarigione e una dimissione più rapide. In caso di neoplasia polmonare, le analisi permettono di individuare alterazioni genetico-molecolari utili per la terapia mirata. Nel sospetto di fibrosi polmonare, i risultati possono evidenziare un coinvolgimento polmonare legato a malattie reumatologiche.
Per quanto riguarda l’Urologia in Endoscopia, il Direttore Agostino Tuccio ha illustrato ai Direttori aziendali il significativo volume di pazienti che si sottopone ad una cistoscopia sia per la diagnosi che per il follow up delle neoplasie vescicali. La struttura dispone di tecnologie di ultima generazione come strumenti digitali ad alta risoluzione e strumenti flessibili che riducono al minimo il discomfort del paziente durante la procedura. Un’altra attività recentemente avviata in Urologia riguarda le biopsie prostatiche “fusion” con approccio transperineale, che combinano le immagini della risonanza magnetica (RM) con quelle dell’ecografia in tempo reale. Grazie al nuovo ecografo introdotto a settembre, questa tecnica consente di aumentare significativamente l’accuratezza diagnostica nella rilevazione dei tumori prostatici, rappresentando attualmente il gold standard diagnostico.
Nel setting opera anche la Ginecologia e Ostetricia diretta da Massimo Gabbanini, che ha in ponte un progetto di riorganizzazione con trasferimento al secondo piano dell’ospedale dove saranno concentrati gli ambulatori per le colposcopie, le isteroscopie e il laser (lo strumento è appena arrivato) per il trattamento del pavimento pelvico, oltre agli ambulatori di puerperio, ginecologia, ostetricia e gravidanza a rischio. In un reparto quindi che, in prospettiva, potrà diventare Centro unico di riferimento per la salute ginecologica e ostetrica delle pazienti, integrando diagnostica, trattamenti specialistici e percorsi di prevenzione.
Ai Direttori aziendali è stata prospettata da una parte l’opportunità per il reparto di endoscopia di avere più spazi per rimodulare l’offerta di prestazioni e dall’altra per la Ginecologia e Ostetricia di offrire un servizio migliore e più personalizzato.
Nella nuova Subintensiva – La visita è proseguita al primo piano del blocco A nello spazio prima occupato da un reparto adibito a ricoveri di medicina generale ad alta complessità: nell’ambito dell’Accordo Quadro Rete Ospedaliera Toscana nazionale, sono stati assegnati fondi economici per il potenziamento delle terapie intensive e sub-intensive. L'Azienda ha quindi attivato il processo per convertire il reparto originario (quasi 1000 mq) in due unità di Subintensiva critica e Sub-intensiva, di 8 letti ciascuna, che afferiranno alle UO di Anestesia e Rianimazione, diretta dal Dott. Rosario Spina e di Medicina Interna 1 diretta dal Dott. Roberto Tarquini, del San Giuseppe, entrambi presenti ieri durante la visita. Ciascuna unità sarà comprensiva anche di un posto per pazienti isolati e di un posto per allestimento in situazioni di emergenza, per un totale di 18 posti letto.
Il fabbisogno economico complessivo ammonta a circa 4,8 milioni di Euro comprensivi di circa 3,3 milioni di lavori e spese tecniche e la rimanente parte in apparecchiature sanitarie ed arredi.
I lavori sono iniziati a febbraio 2024 e terminati lo scorso mese: sono in corso opere di completamento, collaudi, allestimento di arredi ed apparecchiature per procedere spediti verso il completamento. Obiettivo è la consegna definitiva a dicembre per un utilizzo a partire dal nuovo anno.
“La nuova Subintensiva rappresenta un traguardo importante per il nostro ospedale – ha dichiarato il Direttore generale, Valerio Mari – sia per il rispetto dei tempi di realizzazione, sia per la qualità delle cure che oggi possiamo offrire ai pazienti. L’investimento sulle apparecchiature del nuovo reparto è stato significativo, in linea con il più ampio piano di ammodernamento tecnologico che sta interessando l’intero ospedale. Il livello tecnologico raggiunto oggi al San Giuseppe è il risultato di un impegno condiviso, in cui ogni professionista, per la propria parte, ha contribuito con competenza e dedizione a un progetto di rinnovamento che valorizza l’esperienza e l’eccellenza di tutto l’ospedale”.
In Cardiologia - Terza tappa della visita aziendale nel reparto di Cardiologia e poi in Unità di Terapia intensiva cardiologica (UTIC), dirette da Attilio Del Rosso. Il reparto di Cardiologia ricovera ogni anno circa 1100 pazienti: 350 pazienti affetti da sindrome coronarica acuta e di questi 110 da infarto miocardico che richiede trattamento urgente con angioplastica primaria. Il laboratorio di emodinamica diretto da Pietro Martinucci esegue ogni anno 1000 coronarografie, 600 angioplastiche coronariche e 40 interventi per cardiopatia strutturale. Il laboratorio di aritmologia esegue 220 impianti di pacemaker, 50 defibrillatori automatici e 50 procedure di ablazione transcatetere. Nella sala di emodinamica vengono svolti anche interventi di chirurgia vascolare, a cura della Struttura operativa complessa diretta da Leonardo Ercolini. Il servizio ambulatoriale di cardiologia, oltre a fornire consulenze cardiologiche per tutta la zona Empolese Valdelsa e Valdarno inferiore, svolge attività specialista con gli ambulatori di follow up della cardiopatia ischemica, dello scompenso cardiaco, della sincope e aritmie, delle cardiomiopatie e delle cardiopatie congenite.