Ad oggi erogati oltre 10.000 esami per gli aventi diritto

Scritto da Daniela Ponticelli

In merito ad un articolo sul ritardo nell'appuntamento per l'esame Moc 

l’Azienda intende precisare che l’esame Moc deve essere in primo luogo erogato ai pazienti a rischio. Lo stabilisce una delibera regionale (la 308 del 2010) che indica, in un lungo elenco, quali sono i fattori di rischio, declinando specificatamente i casi in cui l’esame deve essere garantito entro massimo 60 giorni dalla richiesta del medico.

L’indagine è dunque garantita dal servizio sanitario pubblico in tempi più rapidi a chi ha, per esempio, precedenti fratture di fragilità o riscontro di fratture vertebrali, nei casi di osteoporosi e per chi è sottoposto a terapie continuative in presenza di malattie croniche e patologie a rischio osteoporosi. 

“La nostra Regione ha ritenuto di inserire l’esame nei livelli essenziali di assistenza, e quindi a carico del servizio sanitario pubblico, ma solo per specifiche patologie -spiega il dottor Sandro Santini, direttore del dipartimento diagnostica per immagini- per questi pazienti dall’inizio dell’anno ad oggi abbiamo garantito 10.000 esami, un numero anche superiore a quello del 2020 quando era in corso la pandemia. Settimanalmente, inoltre, vengono riservati due posti per i pazienti oncologici. I posti riservati sono incrementabili e, comunque, possono anche essere prenotati direttamente dagli specialisti, dopo una prima visita e per i successivi follow up”.  

Ad oggi il primo appuntamento disponibile a Pistoia per una Moc è per l’8 gennaio mentre nell’area fiorentina la prima disponibilità è per il 16 dicembre. Mentre presso gli Aiuto Point (Assistenza informazione e urgenze pazienti oncologici) di Prato ed Empoli la prima disponibilità, sempre quindi riservata ai pazienti oncologici, è nel mese dicembre.  

Per l’appuntamento il Medico prescrittore nella richiesta di esame Moc deve indicare, come previsto dalla delibera regionale la motivazione clinica e la patologia: con questa modalità l’esame è garantito principalmente a chi è affetto da insufficienza renale, patologie genetiche, sindromi di denutrizione, gravi patologie infiammatorie e alle donne in menopausa limitatamente con età superiore ai 65 anni in cui emergano fattori di rischio rilevanti come una severa osteoporosi, o un inadeguato apporto di calcio. 

Relativamente alla segnalazione specifica del cittadino, una volta verificata la patologia di cui soffre, purchè rientri tra quelle indicate dalla delibera regionale potrà essere contattatto direttamente dalle strutture aziendali per l’appuntamento.