La Usl Toscana Centro ha predisposto percorsi differenziati in base alla classe di rischio, per offrire a ogni donna in gravidanza il professionista che meglio può rispondere alle sue specifiche esigenze.
Al momento della consegna del libretto quindi verrete anche indirizzate al percorso più indicato, cioè vi verrà fornito l’appuntamento per la prima visita con l’ostetrica oppure con il ginecologo, del consultorio.


 Secondo gli studi internazionali e le linee guida nazionali “… alle donne con gravidanza fisiologica deve essere offerto il modello assistenziale basato sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o. In collaborazione con l’ostetrica/o, il medico di medicina generale, i consultori e le altre strutture territoriali costituiscono la rete di assistenza integrata alla donna in gravidanza. Questo modello prevede, in presenza di complicazioni, il coinvolgimento di medici specializzati in ostetricia e di altri specialisti.”
Il percorso proposto dalla Usl Centro ripropone questo modello: nel caso in cui i controlli previsti con l’ostetrica evidenzino un discostarsi dalla fisiologia, si coinvolgono gli specialisti per tutti gli approfondimenti necessari ed eventuale passaggio alla gestione medica.
In caso di permanere di una condizione di salute e buon adattamento psicofisico ai cambiamenti della gravidanza, invece, l’ostetrica risulta essere la figura professionale più indicata come referente del percorso, capace di garantire i migliori outcome sia per la madre che per il bambino.


 Pur essendo la gravidanza un evento fisiologico, naturale per l’organismo della donna, tuttavia può accadere che per fattori di varia natura il normale decorso della gestazione venga alterato e si creino dei pericoli per la salute della donna e/o del bambino.

Qualora la scheda di valutazione del rischio determini la necessità di una gestione medica del percorso, l’appuntamento fornito sarà con il medico ginecologo del vostro consultorio di riferimento.
Alcune delle situazioni a basso rischio possono divenire ad alto rischio nel corso della gestazione, ed è possibile individuarle attraverso gli esami previsti in appositi protocolli: in qualsiasi momento della vostra gravidanza dovessero subentrare caratteristiche poco rassicuranti, è possibile modificare il percorso e passare alla gestione medica: sarà l’ostetrica stessa a predisporre gli appuntamenti successivi.


 I cambiamenti dello stile di vita, il controllo della riproduzione, l’aumento della sopravvivenza e della fertilità delle donne con gravi malattie croniche, il riconoscimento di fattori di rischio ereditari ed acquisiti e le tecniche di riproduzione assistita hanno incrementato il numero di gravidanze 'ad alto rischio'.
Una gravidanza è considerata ad alto rischio nel caso in cui esistono condizioni patologiche reali o potenziali che possono seriamente compromettere la salute o la vita della madre, del feto o di entrambi.
Il peso e l’impatto sul piano della qualità e sicurezza delle cure che una adeguata gestione delle gravidanze 'ad alto rischio' comporta determina la necessità di un sistema fortemente coordinato, che possa integrarsi in modo efficace con le altre tipologie di servizi del percorso nascita. Questo porta alla concentrazione, all’interno di poche strutture ospedaliere, dei team multidisciplinari di gestione di queste gravidanze.
L’invio presso i centri specializzati è deputato allo specialista che ha in cura la gravidanza.