Le strutture sociali e socio sanitarie, residenziali e semi residenziali, sono previste dalla L.R. 41 del 24 febbraio 2005 e dal Regolamento di attuazione 2/R del 9 gennaio 2018.
Sono sottoposte all’autorizzazione al funzionamento, che attribuisce loro l’idoneità ad attivare e svolgere interventi e servizi sociali e ad integrazione socio-sanitaria. L’autorizzazione è rilasciata dal Comune che si avvale per questa attività di un’apposita commissione multidisciplinare, costituita dall'azienda sanitaria, presieduta dal Direttore del Dipartimento dei servizi sociali e composta da operatori con professionalità sanitarie, sociali e tecniche (art. 20 c.3 l.r. 41/2005). La Commissione opera inoltre con attività di vigilanza per la verifica del mantenimento dei requisiti autorizzativi.
Oltre alle strutture sopra citate sono previste altre tipologie come quelle per anziani, minori e disabili soggette alla sola Comunicazione di Avvio attività rispetto alle quali la Commissione multidisciplinare verifica l’appropriatezza del percorso assistenziale.
La regione Toscana prevede che le Strutture soggette ad autorizzazione siano accreditate, l’accreditamento e la verifica dei requisiti specifici è di titolarità della Regione Toscana.