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Al Palagi le malattie vulvari si curano con il dermatologo e il ginecologo. Attivato l’ambulatorio multidisciplinare

Gestisce patologie che hanno un profondo impatto sulla sfera psichica e sessuale. E spesso sottovalutate

 Nella foto i due medici

Scritto da Paola Baroni 

Nella gestione clinica delle malattie vulvari si è sempre più affermata l’importanza di un approccio multidisciplinare. Considerata l’importanza, particolarmente quando si tratta di forme complesse, di non affidare al solo dermatologo o al solo ginecologo la gestione e la cura della patologia vulvare, è stato attivato presso l’ospedale Palagi un ambulatorio multidisciplinare complesso che prevede nel corso della visita, la presenza contemporanea di un dermatologo venereologo, il dottor Luigi Pisano, quotidianamente impegnato presso il Centro Malattie Trasmesse Sessualmente (MTS)" e di una ginecologa esperta nelle malattie del basso tratto genitale femminile, la dottoressa Karin Louise Andersson.

L’ambulatorio si è costituito grazie alla collaborazione tra la struttura di dermatologia diretta dal professor Nicola Pimpinelli e l’unità funzionale di attività consultoriali diretta da Valeria Dubini. Le malattie vulvari possono essere infezioni a trasmissione sessuale e non, dermatosi infiammatorie (più o meno comuni) e neoplasie (tumori). Oltre alla visita vulvologica, nell’ambulatorio posso essere eseguiti esami sierologici e tamponi per batteri, miceti e virus (HSV, HPV) presso il centro delle malattie trasmesse sessualmente (MTS) e prelievi bioptici per il corretto inquadramento diagnostico di patologie complesse o comunque potenzialmente gravi.

Con il termine di vulvologia si intende oggi una scienza di competenza multidisciplinare che ha l'obiettivo di sistematizzare e sintetizzare le conoscenze anatomo-fisiologiche, terminologico-classificative e diagnostico-terapeutiche indispensabili per riconoscere e trattare in maniera appropriata le malattie vulvari.

Dalle più lievi alle più gravi, queste malattie hanno un profondo impatto sulla sfera psichica e sessuale. Le donne possono avere differenti approcci alla propria patologia vulvare, dall’eccesso di indifferenza che porta a trascurare lesioni neoplastiche per anni, all’eccesso opposto di preoccupazione per sintomi lievi.