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Glaucoma. L’esperienza del team oculistico del Santo Stefano di Prato diventa esempio. Dal territorio agli ambulatori di primo e secondo livello fino alla chirurgia: pazienti suddividi in percorsi standard e prioritari

Scritto da Daniela Ponticelli, mercoledì 3 aprile 2024

Prato -  Uscirà anche sulla rivista a carattere nazionale Eye Doctor, l’esperienza messa a punto dal team oculistico dell’Ospedale Santo Stefano di Prato per la presa in carico dei pazienti cronici con glaucoma. Un intero articolo è stato, infatti, dedicato all’innovativo percorso messo a punto dal direttore della struttura complessa dottor Fulvio Moroni, insieme alla équipe del Centro Glaucoma, i dottori Orsola Caporossi, Anna Paradiso, Luca Terracciano e Arianna Sgheri.

“Anche il glaucoma –spiega Moroni- è una patologia cronico degenerativa e ci siamo interrogati sulla necessità di apportare un cambiamento migliorativo per i pazienti cercando di introdurre soluzioni concrete a partire da una diversa gestione degli Ambulatori di primo livello presenti sul territorio per poi riorganizzare anche il percorso ospedaliero applicando un sistema simil-piramide con una suddivisione dei pazienti: dalla prenotazione tramite Cup fino all’eventuale intervento chirurgico”.

In pratica alla base della piramide avviene la prenotazione al Cup con ricetta del Medico di Famiglia e, a seguire si trovano gli Ambulatori territoriali di primo livello che eseguono le visite glaucoma standard e glaucoma prioritario.

Entrambe possono riguardare pazienti che provengono dal territorio o che sono già seguiti dal Centro, suddivisi però per urgenza. Da questo pool vengono estrapolati i glaucomatosi che necessitino di un trattamento chirurgico e indirizzati all’ambulatorio glaucoma pre-chirurgico, per una valutazione più approfondita del caso e le formalità burocratiche. Dopo l’intervento il paziente verrà diretto all’ambulatorio glaucoma post-chirurgico, dove gli verrà riservato un protocollo speciale di 5 visite di controllo in 3 mesi, prima di rivolgersi nuovamente all’ambulatorio glaucoma standard in cui proseguirà il suo decorso post-operatorio per un periodo variabile fino a 2 anni.

Tutto il personale dell’equipe glaucoma, inoltre, – prosegue il dottor Moroni - è altamente specializzato su tale patologia; oltre ai medici anche il personale infermieristico e quello tecnico (ortottisti). In generale ogni specialista segue principalmente un ambulatorio (standard/prioritario/pre e post-chirurgico) per ottimizzazioni interne, ma in caso di necessità scambi interni sono sempre possibili. Un’organizzazione di questo tipo va ad ulteriore vantaggio del paziente che ha come riferimento sempre gli stessi oculisti che lo hanno avuto in cura durante tutto il suo percorso clinico, senza contare l’aspetto emotivo e la fiducia che si viene ad instaurare, rafforzando così l’alleanza medico-paziente”

Un altro aspetto di notevole importanza nella gestione pratica del paziente cronico affetto da glaucoma è quello amministrativo. I pazienti sono generalmente persone anziane, con deficit visivi e non abituate ad utilizzare sistemi informatici di prenotazione. “Come Unità glaucoma – fa sapere Moroni- possiamo contare sulla segreteria oculistica: uno sportello frontale aperto più giorni alla settimana senza appuntamento che si occupa di tutte le prenotazioni degli ambulatori specialistici di secondo livello, coordinando le esigenze dei pazienti con le disponibilità attuali. Il paziente ha dunque un punto di riferimento a cui rivolgersi anche per spostare/cancellare/anticipare le eventuali visite”.

“La pubblicazione dell’articolo sulla rivista a carattere nazionale, rivolta agli oculisti che enfatizza la nuova organizzazione della nostra struttura Oculistica auspichiamo possa suscitare interesse ed esempio nella gestione di una patologia cronico degenerativa come il glaucoma che è la prima causa di cecità irreversibile: una patologia asintomatica fino agli stadi più evoluti della malattia. Come per tutte le patologie croniche servono dei cambiamenti: solo con scelte gestionali diverse, e quindi ottimizzando e selezionando i percorsi, potremo offrire ai nostri pazienti le cure migliori nel momento più adeguato, riducendo anche i tempi di attesa” - ha commentato la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio ospedaliero. 

Per quanto riguarda l’attività negli ambulatori dedicati al glaucoma transitano circa 20-25 pazienti a settimana, e vengono effettuati circa 10-12 interventi di glaucoma al mese. Sono dati importanti se si considera che parliamo di prestazioni di secondo e terzo livello.

Nel percorso dei pazienti chirurgici viene coinvolto anche anche il servizio di perimetra computerizzata dove sono riservati dei posti per i pazienti del Centro in modo tale che  siano seguiti completamente e in tempo reale.

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