Si definiscono “animali di affezione” (cosiddetti pets secondo un diffuso termine inglese) tutti gli animali tenuti dall’uomo, nel nucleo familiare, per compagnia o affezione.
Gli animali da affezione svolgono un ruolo importante nella cura dei malati. Infatti, è dimostrato che un animale può: calmare l'ansia; trasmettere calore affettivo; aiutare a superare lo stress e la depressione; soddisfare bisogni di affetto e di sicurezza dei soggetti ricoverati, soprattutto dei bambini e degli anziani.
Si definiscono “animali di affezione” (cosiddetti pets secondo un diffuso termine inglese) tutti gli animali tenuti dall’uomo, nel nucleo familiare, per compagnia o affezione.
Gli animali da affezione svolgono un ruolo importante nella cura dei malati. Infatti, è dimostrato che un animale può: calmare l'ansia; trasmettere calore affettivo; aiutare a superare lo stress e la depressione; soddisfare bisogni di affetto e di sicurezza dei soggetti ricoverati, soprattutto dei bambini e degli anziani.
Campo di applicazione
In ogni struttura sanitaria ed ospedaliera i percorsi degli animali di affezione sono individuati, possibilmente, nei corridoi e nelle scale di servizio mentre, quali sale di visita dovranno essere utilizzate le stanze di soggiorno presenti nei vari reparti.
In considerazione delle diverse realtà organizzativo/strutturali delle singole strutture, ciascun Direttore/Responsabile adegua il Regolamento alla propria realtà, individuando, eventualmente, specifici accessi, percorsi e sale di visita.
Disposizioni generali
L’accesso dei cani guida per i non vedenti, tutelato da apposita normativa (Legge n. 60/1974; Legge n. 376/1988 e L.R. n. 59/2009), prevede il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida anche non munito di museruola.
Premesso ciò, nelle strutture sanitarie ed ospedaliere della Azienda USL Toscana Centro sono ammessi i cani, i gatti e gli altri animali domestici di piccola taglia (furetti) che siano:
· iscritti all’Anagrafe Animali d’affezione;
· coperti da polizza assicurativa per eventuali danni a terzi o cose;
· accompagnati dal libretto veterinario.
L'ingresso dell’animale nel reparto è consentito, previa autorizzazione, solo durante l’orario di visita ai pazienti, e non è consentito l’accesso degli animali durante le attività istituzionali/sanitarie.
Inoltre, è consentita la presenza di un solo animale per volta per ciascun reparto, avendo cura di pianificare gli orari delle visite con il coordinatore infermieristico, in modo da non creare sovrapposizioni.
Il proprietario è responsabile, sia civilmente che penalmente, degli eventuali danni o lesioni provocate dal proprio animale all’interno della struttura sanitaria Le norme di accesso in sicurezza degli animali di affezione nelle strutture sanitarie ed ospedaliere sono definite con apposita informativa, allegato C, che sarà inserita nella Carta dei Servizi aziendale e pubblicata sul portale internet.
Modalità operativa
Richiesta di accesso e verifica dei requisiti
La richiesta scritta (allegato A) è presentata all’U.O. di degenza dal referente, o da un familiare o delegato quando il referente sia il degente stesso, indicando le generalità complete del richiedente, il reparto di degenza del paziente, la specie, la razza, sesso, età, nome e codice identificativo dell’animale.
Alla richiesta deve essere allegata copia della polizza assicurativa, per eventuali danni a terzi o cose, e copia dell’iscrizione all’anagrafe Animali d’affezione.
Il responsabile dell’Unità Operativa interessata verifica la richiesta, verifica l’iscrizione all’anagrafe Animali d’affezione, verifica la polizza assicurativa e controlla, attraverso il libretto veterinario dell’animale, la continuità nell’attenzione sanitaria da parte del referente.
Gestione degli animali di affezione
Il referente dell’animale deve:
· evitare qualsiasi disturbo alle attività cliniche e agli altri pazienti;
· mantenere il costante controllo dell’animale, nel rispetto delle indicazioni ricevute;
· avere a disposizione strumenti per la raccolta delle deiezioni ed utilizzarli in caso di necessità;
· avere a disposizione trasportino e/o guinzaglio.
Nello specifico, il cane deve essere condotto al guinzaglio di lunghezza adeguata (non superiore a un metro e mezzo) e deve indossare la museruola che potrà essere tolta durante la visita al paziente.
Non è permesso lo stazionamento degli animali in luoghi diversi da quello definito nell’autorizzazione.
Il mancato rispetto delle norme previste nel presente Regolamento comportano l’immediato allontanamento dell’animale stesso.
Accesso
L’ Infermiere coordinatore, o un suo delegato, concorda con il referente e/o con un suo familiare il giorno e l’orario della visita, e, al momento della visita, verifica l’ autorizzazione all’accesso da parte del responsabile della Unità Operativa; verifica il nulla osta del medico circa le condizioni generali del paziente e, nel caso di paziente non deambulante, acquisisce il consenso verbale da parte degli altri pazienti presenti nella camera di degenza. Tale consenso non è necessario per l’accesso dell’animale nel locale di soggiorno.
L’infermiere coordinatore, inoltre, al momento della dimissione del paziente notificherà, alla Direzione Sanitaria del Presidio, l’avvenuto accesso dell’animale di affezione in reparto inviando la documentazione risultante. L’autorizzazione all’accesso, che ha validità pari alla durata di degenza, deve essere esibita, dall’accompagnatore dell’animale, al personale sanitario ogniqualvolta ne viene fatta richiesta.
Allegati
- Regolamento per l'accesso degli animali d'affezione in visita a degenti nelle strutture ospedaliere
- Richiesta di autorizzazione per l'accesso di animale d'affezione
- Informativa all'utente relativa all'accesso di animali d'affezione in visita a degenti nelle strutture sanitarie
- Cartello divieto accesso animali