Scritto da Elena Cinelli
Inizia oggi l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale di riabilitazione (Uscar) anche per i Comuni del territorio empolese valdelsa valdarno. Si tratta di un servizio destinato ai pazienti affetti da Covid-19, dimessi dall’ospedale o dalle strutture adibite alle cure intermedie, che possono essere trattati direttamente nel proprio domicilio per bisogni di tipo riabilitativo.
Il team, composto da 2 fisioterapisti, è attivo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 8 alle 17 e come avviene per l’attività dell’Usca, un operatore si reca nell’abitazione del paziente per effettuare il trattamento e l’altro supporta il collega nella vestizione. Le due funzioni sono interscambiabili nel corso della giornata.
Le squadre partono dall’Ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, presidio di riferimento del servizio per la zona empolese valdelsa valdarno.
Le Uscar sono attivate dall’Acot, l’Agenzia di Continuità Ospedale Territorio, che segnala un paziente proveniente dall’ospedale per il quale è stata richiesta la presa in carico fisioterapica. I professionisti delle Uscar sono in stretto contatto con il medico di medicina generale o con lo specialista di riferimento per concertare il percorso assistenziale.
Il progetto è promosso e organizzato dal Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, diretto dal dottor Renzo Ricci attraverso la struttura complessa di attività di Riabilitazione funzionale, diretta dalla dottoressa Sandra Moretti.
Il servizio si aggiunge a quello delle Usca nella gestione dei casi positivi sul territorio, contribuendo a potenziare e rafforzare la rete di assistenza territoriale, nell’ottica di una maggiore sinergia tra ospedale-territorio.