Una struttura innovativa con posti letto dotati di telemetria per il monitoraggio dei pazienti a distanza
Scritto da Vania Vannucchi
Nominata la direttrice della struttura di Medicina interna ad alta intensità dell’ospedale Santo Stefano. E’ Pamela Lotti, già in servizio come dirigente medico di Medicina Interna 2. Il nuovo incarico è stato affidato dal 15 gennaio scorso.
Dal 2007 Lotti è stata dirigente medico di Medicina Interna 2 dell’ospedale pratese e dal marzo 2020 ha assunto il ruolo di coordinamento interprofessionale nei settori Covid. E’ specializzata in malattie dell’apparato respiratorio ed ha conseguito due Master di secondo livello, uno in pneumologia interventistica e l’atro in “Hospitalist” sulla presa in carico del paziente complesso in medicina interna.
Ha effettuato un anno di specializzazione in qualità di visiting fellow presso il reparto di pneumologia e terapia intensiva respiratoria del St. Elizabeth’s Medical Center di Boston diretto dal Professor B.Celli.
La struttura di Medicina Interna ad alta intensità ha come funzione quella di assistere i pazienti di tipo internistico in condizioni cliniche più instabili che necessitano di una maggiore intensità sia dal punto di vista dell’ assistenza che della sorveglianza.
I posti letto infatti, sono dotati di telemetria multiparametrica che consente il monitoraggio a distanza dei principali parametri vitali. Si tratta di una vera e propria innovazione non solo per la Medicina Interna ma anche per tutta l’organizzazione assistenziale per intensità di cure dell’Azienda USL Toscana Centro.
“L’istituzione di questa struttura - ha detto il dottor Massimo Di Natale direttore della struttura complessa Medicina Interna 2 - è un riconoscimento per la qualità del lavoro svolto e per questo ringrazio la Direzione Aziendale e la direzione del Dipartimento specialistiche mediche. Sono sicuro che la dottoressa Pamela Lotti svolgerà al meglio questo importante e prezioso incarico grazie alle sue capacità professionali ed organizzative già ampiamente dimostrate sul campo. A lei vanno le più vive congratulazioni e gli auguri da parte mia e dei colleghi di Medicina Interna 2. “