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L’Asl controlla le misure anticontagio nelle scuole Già verificate 83 aule in 16 scuole sulla concentrazione di anidride carbonica e la regolarità dei ricambi d’aria

Scritto da Elena Cinelli

Il costante ricambio di aria è una delle migliori misure di prevenzione contro il Covid anche negli ambienti scolastici. E’ quanto è stato verificato dall’indagine degli ultimi mesi

effettuata dai tecnici del Dipartimento di Prevenzione con l’Area Funzionale di Igiene Pubblica e Nutrizione, diretta dal dottor Giorgio Garofalo ed il Dipartimento dei Servizi Tecnico Sanitari dell’ASL Toscana Centro, diretta dal dottor Renzo Ricci, impegnati nell’attività di vigilanza  dei protocolli anti contagio nelle scuole di ogni ordine grado e tipo, fornendo al contempo, il necessario supporto alle stesse istituzioni scolastiche. 

In 84 aule controllate su 16 scuole analizzate, nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, è stata rilevata almeno 1 aula con valori superiori a 1000 ppm di Anidride Carbonica CO2, emessa con la respirazione da studenti e docenti presenti in aula. Lo studio ha riguardato un totale di 1519 alunni, 98 tra docenti e personale ATA, tutti coinvolti nelle fasi di misura e informazione sulle metodiche per realizzare una corretta ed efficace aerazione.

Il valore di 1000 ppm di CO2 rappresenta il livello, seppur indicativo, oltre il quale l’aria diventa viziata aumentando le concentrazioni di inquinanti e contaminati sia chimici che biologici come batteri o virus. Da qui la necessità di aerare i locali in modo programmato.

La riduzione del rischio di contaminazione e diffusione si basa proprio sull’attuazione integrata e organica di misure personali e collettive, che rimangono tuttora le più efficaci. Nessuna singola misura può ridurre da sola il rischio.

Nel dettaglio in 30 aule su 83  è stata  rilevata una concentrazione di CO2  >  1000 ppm  (36%). In 7 aule su 83 sono stati riscontrati valori superiori a 2000 ppm, il doppio del valore  indicato come soglia di riferimento. Nelle 30 aule dove è stato riscontrato un valore maggiore di 1000 ppm è stato avviato un ricambio dell’aria realizzando la ventilazione con corrente d’aria, ripristinando valori inferiori a 1000 ppm, mediamente in meno di 5 minuti.

Rilevare la concentrazione di Anidride Carbonica CO2 emessa con la respirazione da studenti e docenti presenti in aula, rappresenta un buon parametro indicatore di qualità dell’aria e quindi della necessità di ricambiarla.

Dall’indagine effettuata dai Tecnici della Prevenzione sono scaturite alcune indicazioni per favorire un rapido ed efficace ricambio di aria in aula: in primo luogo è necessario aerare le aule prima dell’inizio delle lezioni al mattino e al pomeriggio, a metà dell’ora di lezione, al cambio insegnante e all’intervallo ricreativo.

Per realizzare la ventilazione con corrente d’aria è necessario tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante di alcune finestre delle aule (almeno due), la porta dell’aula e una o più ante delle finestre del corridoio, in modo intermittente o continuo, come misura finalizzata a mantenere un costante e continuo ingresso d’aria esterna di rinnovo. Nelle giornate con avverse condizioni meteorologiche e temperature rigide, in cui non è possibile tenere aperte alcune ante delle finestre resta fondamentale areare per almeno 5 minuti l’aula ogni 20-30 minuti al massimo, realizzando la ventilazione con corrente d’aria.

“ Considerata l’importanza dei risultati ottenuti, il Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie sta valutando, oltre a continuare con le verifiche di vigilanza, a fornire un supporto per la realizzazione di iniziative formative e informative rivolte a Dirigenti scolastici, docenti e personale ATA delle scuole, in materia di corretta aerazione dei locali per rendere l’aerazione delle scuole e degli ambienti indoor in generale,  un’esigenza di salute,  da programmare e verificare durante ed oltre il periodo pandemico- sottolinea il dottor Ricci.”