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Prato: la posa della prima pietra della futura Casa di Comunità di San Paolo

La posa della prima pietra della futura Casa di Comunità di San Paolo. Un investimento di oltre 6 milioni di euro. Il presidente della regione: “architrave della nuova sanità territoriale”

Scritto da Daniela Ponticelli, martedì 28 maggio 2024

Prato -  Sarà un Hub la nuova Casa di Comunità di San Paolo, a Prato; aperta 24 ore al giorno con tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e sociali indicati dalla recente riforma sulla riorganizzazione della sanità territoriale.

Il presidente della regione, stamattina, nel presenziare alla cerimonia della posa della prima pietra della futura struttura, ha ricordato come lo scopo delle Case di Comunità sia quello di assicurare servizi diffusi sul territorio, il più vicino possibile al luogo dove i cittadini abitano: per una migliore presa in carico, a partire da anziani e malati cronici, ed evitando di sovraccaricare i pronto soccorsi degli ospedali. Si tratta dell’architrave della nuova sanità territoriale e funzioneranno ancora meglio se all’interno, accanto agli specialisti e alla possibilità di effettuare esami diagnostici strumentali, opereranno anche i medici di medicina generale. Obiettivo, questo, a San Paolo di Prato già raggiunto.

Erano presenti anche il direttore generale Valerio Mari, il presidente della Società della Salute (SdS), il direttore del dipartimento infermieristico e ostetrico, Paolo Zoppi, il direttore dell’area manutenzione immobili e gestione investimenti, Gianluca Gavazzi, gli ingegneri Sara Allegranti e Maria Costanza Rosati, il direttore dei servizi di accoglienza e amministrativi Claudio Sarti ed il coordinatore sanitario Laura Tattini, che hanno illustrato l’intervento e la tipologia dei servizi che saranno erogati dalla nuova struttura. Inoltre ha partecipato anche una rappresentanza dei Medici di Famiglia, Niccolo’ Biancalani e Alessandro Benelli e delle Associazioni di Volontariato, oltre a numerosi rappresentanti istituzionali.

Il direttore generale Mari ha sottolineato che la realizzazione della struttura è frutto di una sinergia tra Regione, Comune e Asl, anche per quanto riguarda il quadro economico degli investimenti per dotare Prato di una struttura che dovrà garantire e promuovere la salute; per il direttore generale la CdC sarà un nodo della più ampia rete di offerta dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali del territorio.

Pensata per rispondere ai bisogni della popolazione residente la nuova Casa di Comunità (CdC), che si sviluppa su una superficie di 1.800 mq, oltre ai servizi base, dal Cup all’anagrafe sanitaria, dal  Punto Prelievi ai servizi di assistenza domiciliare offrirà ai cittadini la possibilità di effettuare anche le visite specialistiche con la presenza dei professionisti (principalmente internista, geriatra, diabetologo, cardiologo, neurologo, fisiatria) i quali disporranno anche di strumentazioni diagnostiche come ad esempio l’ecografo. La prevista presenza degli Ambulatori dei Medici di Medicina Generale  e degli Ambulatori con gli Infermieri di Famiglia e di Comunità (12 ore al giorno 7 giorni su 7) garantirà ai pazienti di effettuare già all’interno della CdC l’eventuale presa in carico e di avviare il relativo e necessario percorso assistenziale. Se necessario potrà anche essere attivato il Servizio Sociale presente in sede.

Rappresenterà, dunque, il “primo luogo di cura”, ma anche di prevenzione, al quale la popolazione potrà fare riferimento da prima della nascita in poi; ci sarà infatti anche un Centro Donna con il relativo Consultorio.

I servizi si completano con quelli della Salute Mentale Adulti.

Sarà presente anche la Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Uno Spazio è dedicato alla valorizzazione di esperienze e progettualità con la Comunità Locale.

Dal punto di vista funzionale come Hub sarà collegato agli altri presidi territoriali (Spot) che a loro volta sono collegati tra loro a livello multidisciplinare e multiprofessionale. Anche nella CdC di San Paolo saranno sfruttate le opportunità offerte dalle nuove tecnologie come la Telemedicina.

La struttura è stata pensata per la massima accessibilità da parte di tutti i cittadini. L’ingresso principale è da via Toscanini ed è prospiciente ad un ampio parcheggio mentre l’ingresso secondario è da via Donizetti. Ha una forma a “L” e si sviluppa su due piani ed i collegamenti verticali (oltre alle scale ascensori di cui uno idoneo per il trasporto delle persone barellate) garantiscono un’ottima fruibilità dell’edificio dove all’ingresso si trova l’ampia portineria per l’accoglienza. Moderna e funzionale oltre ai numerosissimi Ambulatori realizzati è dotata di sale d’attesa per ogni servizio oltre a tutti i locali tecnici e di supporto.

Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 6.571.848,77 euro.

I lavori sono stati consegnati in data 8 maggio 2024 ed avranno una durata di giorni 630 naturali e consecutivi.

nelle foto allegate il rendering della Casa di Comunità e un momento oggi della presentazione del progetto

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