socialb facebook   instagram 

Notizie

Cure intermedie da Camerata a S.M. Nuova. Sede temporanea per l’assistenza low care. Un’opportunità per i pazienti

Cure intermedie da Camerata a S. M. Nuova. Spostati in ospedale 12 letti solitamente destinati al territorio. Sede temporanea per l’assistenza low care. Attività nel Chiostro e Pet Therapy. Un’opportunità per i pazienti

Scritto da Paola Baroni, mercoledì 12 giugno 2024

Firenze – E’ la prima esperienza interna a un ospedale quella che sta interessando l’ospedale Santa Maria Nuova che da circa una settimana ospita le cure intermedie che sono state trasferite dal presidio di Camerata a Fiesole. 

Il trasferimento si è reso necessario con la partenza a Fiesole dei lavori per la costruzione dell’Ospedale di Comunità. Il mantenimento non scontato dei 12 posti letto, è stato il risultato di una ricerca mirata fra le strutture vicine che avessero le caratteristiche adeguate a un’accoglienza low care. La scelta, fra quelle individuate, è andata su Santa Maria Nuova che fino al termine dei lavori a Camerata potrà ospitare i 12 posti letto negli ex locali del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura al primo piano. Gli spazi si sono resi disponibili con il trasferimento del reparto, due anni fa, in altri locali ristrutturati dell’ospedale.

Le cure intermedie nascono per quei pazienti che usciti dall’ospedale ancora non sono sufficientemente stabilizzati per vivere al proprio domicilio - afferma Enrico Benvenuti - E’ una intensità assistenziale che si colloca a metà strada tra l’ospedale ed il domicilio con caratteristiche cosiddette di low care e per questo, in quanto struttura extraospedaliera, con collocazione territoriale”. In questo caso, con l’obiettivo di mantenere i 12 posti letto, è la prima volta che un ospedale dell’Azienda sanitaria si trova a ospitare un reparto di cure intermedie. Nel periodo del ricovero, come chiedono le cure intermedie, sarà mantenuta alta l’attenzione alle attività proprie del recupero funzionale, con l’obiettivo di facilitare la dimissione precoce. Tuttavia per quei pazienti che hanno bisogno di diagnostica dell’ospedale trovarsi al Santa Maria Nuova potrà rappresentare anche un vantaggio in questi mesi.

Seguiremo lo spirito che è proprio delle cure intermedie ma in una dimensione ospedaliera – spiega il direttore di Santa Maria Nuova, Tommaso Grassi – mantenendo i servizi di un livello di assistenza che ha nel territorio la sua attribuzione più naturale”.

Occupando quindi gli stessi spazi di Camerata, l’attività di cure intermedie proseguirà nei prossimi mesi nei locali di Santa Maria Nuova che sono stati allestiti con le stesse caratteristiche utili ad attivare il percorso di cura ma con la novità di trovarsi in un presidio ospedaliero. Nel reparto vengono garantiti l’accesso alle visite dei familiari e tutto il percorso di terapia occupazionale per la riattivazione motoria. In programma da settembre c’è poi l’avvio della pet therapy e la possibilità di utilizzare il Chiostro della Samaritana per praticare all’aperto la riattivazione motoria.