Scritto da Daniela Ponticelli, martedì 19 novembre 2024
Pistoia – Anche quest’anno in occasione della giornata mondiale della prematurità (17 novembre), il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Pistoia ha voluto dare il proprio contributo. Per tutta la settimana (17-24 novembre) l’Ospedale San Jacopo sarà illuminato di viola (risultato dell’unione del rosa e del blu), colore simbolo dell’iniziativa. Inoltre il 20 novembre sarà organizzata- al piano terra, in una stanza dedicata- una seduta di massaggio infantile (“il tocco che nutre”) con le mamme e i neonati che hanno trascorso un periodo nella Patologia Neonatale. Tele iniziativa è portata avanti con passione e dedizione dalle infermiere Rachele Piga e Rachele Fabbro che gestiscono questo servizio che l’ASL Toscana Centro offre a tutti i neonati dimessi dalla Patologia Neonatale e che si svolge nei territori di Quarrata e di Pescia. Lo stesso giorno, nell’atrio dell’Ospedale, sarà presente l’Associazione “Cuore di Maglia” che, ormai da tempo, fornisce al reparto il vestiario e le copertine a “misura di prematuro” appositamente lavorati per avvolgere adeguatamente i corpicini e l’Associazione ABIO (Associazione Bambini in Ospedale) che ha come obiettivo quello di far trascorrere al meglio il tempo in ospedale a bambini e genitori giocando, leggendo una storia o semplicemente scambiando qualche parola di conforto e di distrazione.
Infine, su canali social aziendali e sul sito del comune di Pistoia, verrà pubblicato un video che raccoglie l’esperienza scritta di alcune famiglie, insieme ad alcune immagini dei primi giorni di vita dei neonati, dove assistenza e amore trovano uguale spazio.
Sempre per porre l’attenzione sulla prematurità, una problematica sanitaria, ma anche sociale ed economica, il Palazzo Comunale di Pistoia è stato illuminato di viola.
Lo scorso anno al San Jacopo sono stati 51 i bambini (sui 1.114 totali) che sono nati prima della 37esima settimana di gestazione e che hanno dovuto affrontare un difficile percorso di sopravvivenza e di crescita. I bambini prematuri sono dei grandi guerrieri: imparano prima degli altri a sfidare la vita, sostenuti dal grande coraggio dei loro genitori e dagli operatori sanitari.
“Nei nostri punti nascita l’ambiente in cui il neonato prematuro riceve le prime cure è caratterizzato dal profondo rispetto per la sua fisiologia, le sue esigenze e i suoi tempi. Le procedure medico-assistenziali sono ovviamente garantite, ma evitando-quando possibile- di svegliare il neonato che dorme, e favorendo, durante la procedura stessa, il contatto con il genitore cercando sempre di alleviarne il dolore, grazie a strategie consolatorie come la suzione al seno o la somministrazione di piccole quantità di glucosio per bocca.“ - ha commentato il dottor Rino Agostiniani, direttore dell’Area di Pediatria e Neonatologia aziendale.
“Fin da subito è posta un’attenzione particolare al sostegno del neogenitore cercando di creare un ambiente sereno di cura e fiducia in un momento difficile. Il progetto il Tocco che nutre, partito da febbraio 2024 nella nostra Neonatologia, si muove in questa direzione: promuovendo il contatto genitore-neonato- grazie anche a tecniche di massaggio- si favorisce un modo di comunicare profondo, i cui effetti benefici arrivano ad entrambi, genitore e neonato” ha commentato la dottoressa Magnanensi.