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Aggressioni al personale: revisione procedura di prevenzione, impianti di videosorveglianza e migliaia di lavoratori formati. L’Ufficio Legale ora può sporgere denuncia. I dati del Report regionale sulla Toscana centro

Scritto da Paola Baroni, mercoledì 29 gennaio 2025

L’Azienda Sanitaria Usl Toscana centro interviene con ulteriori misure a protezione dei suoi lavoratori, rafforzando l’impegno per la prevenzione delle aggressioni al personale in servizio. Le azioni attuate, oltre al potenziamento degli impianti di videosorveglianza e di altri sistemi di protezione, prevedono l’assistenza alle vittime e l’attività di formazione mirata in base al livello di rischio individuato nel DVR Aziendale. Nel 2024 sono state organizzate 20 edizioni del corso aziendale con un numero di più di 14mila lavoratori formati. Ad oggi oltre 13mila lavoratori aziendali hanno svolto un corso FAD di 3 ore. Il corso in presenza di 7 ore, ha invece coinvolto ad oggi 1.689 lavoratori con livello di rischio medio/alto. I corsi vengono condotti con metodologia didattica frontale, simulazioni e processi di de-escalation finalizzati a trasmettere all’operatore le tecniche per abbassare i toni dell’interazione e contenere l’aggressività della persona agitata verbalmente o fisicamente aggressiva.

Per contrastare il rischio di violenza sugli operatori, è operativo da anni il Gruppo di lavoro aziendale che come previsto dalla Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007, effettua periodicamente il monitoraggio delle segnalazioni per identificare le maggiori vulnerabilità e analizza i dati relativi a episodi di violenza che si verificano nei diversi contesti aziendali. A oggi il Gruppo di lavoro ha identificato i rischi attraverso uno specifico documento, il Documento di Valutazione del Rischio Aggressioni che è rivolto a tutti i lavoratori aziendali (non solo operatori sanitari e sociosanitari), dipendenti o convenzionati dell’Azienda. Si riunisce, di norma, con frequenza trimestrale, o all’occorrenza in casi di necessità motivata

Procedono i lavori riguardo sia il "Percorso aziendale paziente psichiatrico e emergenze comportamentali" sia il "Percorso per l’effettuazione dei Trattamenti e degli Accertamenti Sanitari Obbligatori" con i dipartimenti coinvolti.

In particolare, in queste ultime settimane, il Gruppo ha lavorato alla revisione, portandola a conclusione, della procedura aziendale denominata “Prevenzione degli atti di violenza a danno dei lavoratori”. La revisione si è resa necessaria per uniformarsi alle nuove disposizioni normative e alle recenti modiche al Codice penale (apportate dal D.Lgs 31 del 19 marzo 2024 e dal D.L. n. 137/2024 convertito in legge n. 171 del 18/11/2024) che hanno introdotto la procedibilità d’ufficio per le lesioni a danno del personale sanitario e sociosanitario. Tale procedibilità consente all’Azienda di presentare formale denuncia all'autorità giudiziaria competente, a fronte di condotte ed eventi aggressivi costituenti fattispecie di reato, senza la necessità che il dipendente vittima di aggressione debba proporre querela di parte. La novità comporta un ruolo del tutto nuovo dell’Ufficio Legale, Avvocatura e Gestione del Contenzioso che in caso di aggressione a un operatore e dopo aver ricevuto una relazione dettagliata e circostanziata dei fatti dal dirigente di struttura che il lavoratore vittima di aggressione avrà provveduto a informare, si attiva ora immediatamente. Mentre fino a prima dell’applicazione della nuova normativa svolgeva un ruolo di consulenza e supporto nei confronti del dipendente vittima di aggressioni, l’Ufficio Legale può ora predisporre, per conto del Direttore generale quale legale rappresentante pro tempore, formale denuncia.

La procedura aziendale che è stata revisionata è al momento in via di pubblicazione. Sarà inviata a tutti i lavoratori attraverso lo spazio comunicazione del software aziendale, con anche i relativi moduli ad essa allegati da compilare in caso di episodi di violenza. Nella procedura, al capitolo “Prevenzione degli atti di violenza a danno dei lavoratori” sono anche inserite le indicazioni generali e comportamentali in caso di aggressione, che comprendono i fattori di rischio che favoriscono gli atti di violenza, come riconoscere e prevenire una situazione di pericolo, escalation e de-escalation della violenza, consigli per la sicurezza e la comunicazione verbale e non verbale. Il documento è stato rivisto con l’introduzione di una procedura unica che include sia la segnalazione da parte del dipendente aggredito sia l’attivazione immediata da parte dell’Ufficio Legale.

Parallelamente l’Azienda ha predisposto una nuova cartellonistica che verrà affissa in tutte le strutture sanitarie territoriali aperte al pubblico, a diffondere una informativa che ammonisce sulle conseguenze (denuncia e sanzioni) derivanti dalla violenza contro il personale sanitario. Anche questa azione rientra nel sistema di comunicazione che l’Azienda sanitaria sta approntando per migliorare la sicurezza del personale a tutela della sua incolumità sul posto di lavoro, e che riguarderà anche la comunicazione social e gli altri strumenti comunicativi aziendali con cui fare prevenzione.

Ricordiamo anche l’interlocuzione che la Asl Toscana centro ha avuto sui vari presidi con Prefetture e forze dell’ordine. Rimane massima la disponibilità dell’Azienda sanitaria a collaborare con tutte le istituzioni per individuare ulteriori misure di prevenzione e contrasto da mettere in opera a tutela del personale sanitario e non.

Quanto al potenziamento degli impianti di videosorveglianza, il dipartimento Area Tecnica in questi ultimi mesi, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione (SEPP), ha portato avanti l’implementazione degli impianti di videosorveglianza.

Già dal 2023 la Toscana centro ha deciso di utilizzare lo stanziamento regionale per azioni a contrasto del fenomeno delle aggressioni di 450mila euro, per l’installazione di sistemi di videosorveglianza esterna negli edifici critici. Sono 62 le strutture (su circa 330 edifici in attività) dislocate nelle varie aree di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia, individuate come prioritarie perché in condizioni ambientali critiche la sera o la notte o collocate in spazi aperti che possono prestarsi a favorire atti aggressivi: in alcuni edifici sono già presenti impianti di videosorveglianza, ad oggi da integrare, in altri è necessario realizzarli ex novo. Più della metà di queste strutture ritenute prioritarie (35 presidi fra ospedali e presidi territoriali) sono coperte dal servizio vigilanza.

Dopo sopralluoghi eseguiti su ciascun immobile, nei mesi scorsi sono stati affidati i lavori di ampliamento degli impianti di videosorveglianza già esistenti per un totale di circa 177.000 euro.

Questo primo affidamento ha previsto l’installazione di n. 70 nuove telecamere, con relativi collegamenti e sostituzione (nuovi apparecchi dove necessario) degli apparati di registrazione con dispositivi per il controllo da remoto.

Per quanto riguarda i 40 immobili sprovvisti di sistemi di videosorveglianza sono in corso le opportune valutazioni tecnico-economiche, tenuto conto delle risorse residue dal primo affidamento, per effettuare un intervento il più mirato possibile in considerazione soprattutto del livello di criticità di ogni immobile. Si prevede di affidare i lavori di realizzazione di nuovi impianti entro il mese di marzo 2025 con ultimazione delle installazioni entro il corrente anno.

Sottolineiamo, infine, che al personale che ha subito un’aggressione l’Azienda, con la struttura operativa semplice dipartimentale di Psicologia clinica, offre sostegno psicologico, con l’accesso diretto su richiesta. Il personale afferente alla Psicologia Clinica è specificatamente formato per attuare programmi di sostegno e terapia per casi traumatici come si possono verificare in seguito ad una aggressione.

I dati dell’ultimo Report regionale - Nell’ultimo report regionale la Asl Toscana centro figura come con il rapporto più basso numero aggressioni/numero dipendenti, rispetto alle altre due aziende sanitarie territoriali della Regione Toscana. L’Azienda fornisce all’Osservatorio Regionale Aggressioni la rendicontazione trimestrale delle segnalazioni e delle altre informazioni utili.