socialb facebook   instagram 

Notizie

Quei voli dai cieli di guerra verso la promessa di cura e rinascita

Dalla CROSS 35 pazienti trasportati in Italia dall’inizio dell’anno da Gaza e dalla Macedonia del Nord. Aerei attrezzati come una terapia intensiva.

Scritto da Paola Baroni, mercoledì 30 luglio 2025

Quattro missioni effettuate - tre da Gaza e una dalla Macedonia del Nord- 35 persone trasferite in ospedali italiani specializzati, da Gaza prevalentemente bambini, feriti, gravemente malati, spesso anche malnutriti. Nei primi sette mesi del 2025 la CROSS, la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario con sede a Pistoia, ha coordinato e condotto operazioni di trasferimento di pazienti particolarmente critici, su richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione Civile e della Protezione Civile Europea e in collaborazione con la 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare con sede a Pisa.

Le quattro missioni hanno avuto origine diversa: tre sono nate dall’emergenza a Gaza, quella nella Macedonia del Nord da un incendio che ha devastato una discoteca provocando un numero così elevato di ustionati che il paese balcanico ha chiesto aiuto all’Europa. Fra i vari paesi europei, ha dato la sua disponibilità l’Italia. In questi casi il Dipartimento nazionale di Protezione Civile attiva la CROSS che, a sua volta, valutata la trasportabilità dei pazienti, chiede alle varie regioni italiane, attraverso i referenti sanitari regionali, la disponibilità all’accoglienza negli ospedali specializzati.

“Ogni missione richiede alcuni giorni per essere organizzata in base all’urgenza – dichiara Andrea Nicolini, Coordinatore della CROSS e delle Centrali Operative 118 e Reti Territoriali dell’Azienda Usl Toscana centro – Fondamentale è il coordinamento organizzativo che prevede il coinvolgimento del personale sanitario del 118, delle associazioni di volontariato – come Anpas, Misericordia e Croce Rossa – che operano congiuntamente alla 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare per portare a termine la missione. La CROSS che si occupa dell’assistenza durante il viaggio di pazienti che sono particolarmente critici ha il compito anche di organizzare il trasporto dall’aeroporto di arrivo del paziente a destinazione. Si tratta di un modello virtuoso di collaborazione civile e militare, a beneficio delle persone più fragili, anche oltre i confini nazionali”.

I velivoli della 46° Brigata Aerea – La 46° Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare mette a disposizione i velivoli C-130 dell’Aeronautica Militare. Assicurare la prontezza di equipaggi e velivoli della Forza Armata per trasporti sanitari e umanitari, rientra tra i compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare. La CROSS fornisce l’allestimento sanitario e il personale medico del 118. Insieme 46ª Brigata Aerea di Pisa e CROSS assicurano una capacità di evacuazione medica aerea (Medevac) tempestiva e altamente specializzata.

L’equipaggio di ogni aereo – L’equipaggio tipo è costituito da 1 Coordinatore (Medico o Infermiere del 118), da 2 medici e 3 infermieri del 118, da un operatore tecnico della CROSS con funzioni logistiche e da 3 fino a 6 soccorritori delle Associazioni di volontariato della Toscana di cui almeno 1 con la qualifica di mediatore linguistico.

La capienza di un aereo – Un solo aereo può essere equipaggiato in modo da trasportare 12 pazienti barellati di cui 4 intensivi. I pazienti più gravi durante il viaggio trovano all’interno dell’aereo un’assistenza come all’interno di una terapia intensiva di un ospedale. L’aereo e il suo equipaggiamento sono stati studiati insieme alla 46° Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare, l’aereo per essere attrezzato con una tecnologia mobile dotata di monitor, defibrillatore, ventilatore, pompe infusionali.

Attachments: