Firenze - Una giornata dedicata alla trasformazione della figura paterna e al ruolo dei professionisti nel sostenere la paternità contemporanea. Questo il focus del convegno “Dialoghi multiprofessionali: da figlio a padre, un viaggio attraverso il maschile”, promosso dal Dipartimento Assistenza infermieristica e ostetrica dell’Asl Toscana centro e ospitato ieri nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze.
L’iniziativa ha riunito ricercatori, clinici, psicologi, ostetriche, pediatri e operatori provenienti dall’Asl Toscana centro e da diverse realtà sanitarie italiane, con l’obiettivo di riflettere su come i servizi sanitari e territoriali possano diventare luoghi capaci di accogliere pienamente anche i bisogni dei padri, riconoscendone il ruolo attivo nel percorso nascita e nella vita familiare.
I lavori sono stati preceduti dai saluti della dott.ssa Monica Marini per la Regione Toscana: “Parlare di società oggi significa lavorare su contenuti nuovi e profondi, che richiedono ai nostri servizi di accogliere il cambiamento con consapevolezza e responsabilità” - ha sottolineato in apertura, ricordando come il tema del viaggio “attraverso il maschile” tocchi da vicino il benessere della comunità.
Il Direttore Generale dell’Asl Toscana centro, Valerio Mari, ha evidenziato come “Promuovere una riflessione condivisa sulla paternità significhi investire sulla qualità delle relazioni familiari e sul benessere delle nuove generazioni. Mettere in dialogo professionisti diversi è fondamentale per costruire servizi sempre più accoglienti e capaci di rispondere ai bisogni reali della comunità”.
Al centro del confronto, infatti, l’evoluzione della paternità: da figura principalmente protettiva e garante dei bisogni materiali della famiglia a presenza coinvolta, emotiva e relazionale. Un cambiamento profondo, come ricordato dalla direttrice della Programmazione attività consultoriali e della SOC Ostetricia professionale e responsabile scientifica del corso, Arianna Maggiali: “La paternità, profondamente mutata negli ultimi decenni, si confronta oggi con nuovi bisogni e nuove responsabilità. La genitorialità contemporanea richiede capacità relazionali, ascolto e riconoscimento dei bisogni affettivi”.
La mattina è stata dedicata a un approfondimento teorico e scientifico sul ruolo del padre nello sviluppo della prima infanzia, sui cambiamenti culturali in atto e sui nuovi bisogni emotivi e relazionali dei neo-padri, raccogliendo, inoltre, testimonianze da diverse realtà italiane. Il pomeriggio ha portato al centro la voce degli operatori e delle operatrici dell’Asl Toscana centro, impegnati nei percorsi nascita, nei consultori, nei reparti ospedalieri e nei servizi territoriali.
Il convegno ha mostrato un cambiamento culturale già in atto: i servizi dell’Asl Toscana centro stanno lavorando per integrare sempre di più la paternità nei percorsi assistenziali, rendendo la genitorialità un progetto realmente condiviso sin dai primi passi.

