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Comunicati stampa - Anno 2020

Emergenza sanitaria: le azioni dell’Ausl Toscana Centro per la gestione dei casi positivi nelle strutture socio sanitarie

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  • Oggi, ulteriore segnalazione alla procura di Firenze per Rsa “La chiocciola”

Scritto da Elena Cinelli

Costante impegno dell’Ausl Toscana Centro per un attento monitoraggio della situazione all’interno delle Rsa, Rsd e in altre strutture socio sanitarie presenti nei territori di competenza.

Fin da inizio emergenza sanitaria il confronto con le direzioni delle strutture è stato quotidiano, al fine di supportarle nella gestione delle proprie responsabilità.

Già prima della comparsa dei primi casi di positività l’azienda sanitaria ha adottato tempestivamente le misure necessarie

per il contenimento ed il contrasto all’infezione da Covid 19, a garanzia di un’adeguata assistenza e tutela degli ospiti in accordo con le autorità locali e le società della salute ancor prima della specifica ordinanza regionale. 

Numerose le azioni messe in campo dall’azienda sanitaria. Dall’attivazione delle prime équipe di specialisti, composte da medici, infermieri  e  assistenti sanitarie per inchieste epidemiologiche, tamponi, test sierologici, valutazioni delle condizioni cliniche degli ospiti e logistiche, oltre fornitura di dispositivi di protezione, presidi terapeutici ed assistenziali.

La creazione della “Task Force RSA Strutture Sociosanitarie” con funzioni di consulenza e coordinamento multidisciplinare ha promosso azioni integrate con tutte le forze messe in campo dall’azienda sanitaria per garantire i livelli di assistenza appropriati alle singole strutture.

Fino alla costituzione del GIROT (gruppo di intervento rapido ospedale territorio), in stretto rapporto con le Usca, con il compito di valutare dal punto di vista logistico, assistenziale e diagnostico-terapeutico gli ospiti delle strutture, determinando in tale modo varie tipologie di intervento a seconda della situazione riscontrata.

Non ultima per importanza la creazione di un’apposita commissione di indagine sull’applicazione delle specifiche ordinanze regionali (in particolare la n. 21, 28, 34 del 2020) relative agli interventi da adottare per il contrasto e la diffusione del virus Covid 19 nelle RSA, RSD o in altre strutture socio sanitarie. Tra le varie attività svolte dalla Commissione la segnalazione alla Procura della Repubblica della situazione creatasi in tre RSA del territorio dell’AUSL Toscana Centro.

Nella giornata di oggi un'altra realtà oggetto di approfondimento è stata  Rsa “La Chiocciola” di Firenze, segnalata alla Procura di Firenze viste le criticità emerse relativamente a comportamenti non conformi alle procedure previste dalla disposizioni generali per emergenza Coronavirus e più in generale alle norme vigenti in materia ed alla buona prassi igienico - organizzativa.

Inoltre l’azienda sanitaria a seguito di un’analisi interna, frutto di un lavoro organizzato tra vari flussi informativi, evidenzia che ad oggi (nel periodo compreso tra il 1 gennaio al 15 aprile 2020) sono 593 il totale degli ospiti deceduti, sia nelle RSA del territorio di competenza sia quelli provenienti da RSA deceduti negli ospedali della Azienda Usl Toscana Centro, indipendentemente dalle cause. Lo stesso dato riscontrato nello stesso arco temporale del 2019 registra un totale di 580 decessi.

L’azienda sanitaria precisa che a fronte di un fenomeno in rapida evoluzione è complesso avere un quadro stabile, su questi dati. Occorre pertanto superare l’attuale fase, nella quale non abbiamo certezza di eventuali decessi avvenuti al di fuori delle strutture prese in considerazione e dell’Ausl Toscana Centro, in particolare per i decessi Covid-negativi. 

Ad oggi, data l’evoluzione della situazione, l’Azienda USL Toscana Centro ha già compiuto una prima valutazione di buona parte delle oltre 200 strutture socio sanitarie presenti nel territorio di competenza.

Sono stati disposti anche interventi di integrazione o di sostituzione di personale infermieristico e oss presso diverse strutture sociosanitarie che avevano difficoltà al mantenimento dell’assistenza degli ospiti positivi per i quali era comunque possibile mantenere un percorso clinico assistenziale appropriato all’interno della struttura sociosanitaria stessa. Laddove necessario, sono stati avviati i trasferimenti in ospedale per garantire l’assistenza sanitaria appropriata.

In tutte le strutture in cui sono stati rilevati soggetti positivi al Covid-19, sono stati eseguiti accessi specialistici di consulenza medico-clinica, oltre che logistica, ai fini di individuare le modalità operative da mettere in atto e valutare i setting più adeguati per la collocazione degli ospiti.