Scritto da Elena Cinelli
Da inizio emergenza sanitaria gli operatori dei centri diurni della zona empolese valdelsa valdarno, come in tutti gli altri territori dell’Ausl Toscana Centro, hanno avviato azioni di sostegno alle famiglie per compensare la chiusura dei centri semiresidenziali per disabili e anziani non autosufficienti, in linea con quanto definito dalla relativa disposizione regionale. Ciò nella consapevolezza che anche trattandosi di servizi compensativi, questi non esauriscono il complesso bisogno dei cittadini fragili e delle loro famiglie per i quali si era reso necessario un servizio
di centro diurno.
Fin da subito è stato costante il contatto telefonico con le famiglie, finalizzato a dare indicazioni e informazioni sulle attività da svolgere a casa, anche attraverso video tutorial. Questo per mantenere un legame ed un punto di riferimento, se pur a distanza. Oltre a ciò, in accordo con il servizio sociale territoriale, sono stati attivati servizi di supporto domiciliare per situazioni di urgenza.
Da metà marzo l’azienda sanitaria ha inoltre avviato il progetto “prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza” che consiste in un monitoraggio telefonico finalizzato a raccogliere le disponibilità dei nuclei familiari all’accesso degli operatori presso il proprio domicilio. Tale monitoraggio, ancora in corso, ha permesso di attivare gradatamente i servizi necessari e progetti personalizzati sulle esigenze e i tempi di ogni singola famiglia.
A fronte delle specifiche richieste e necessità raccolte dagli anziani, i disabili e dalle loro famiglie sono state definite un serie di prestazioni a domicilio: igiene ambientale, igiene personale, bagno assistito, formazione del care-giver o di altre figure presenti che prestano assistenza (es.badante), attività educative,stimolazione cognitiva, fisioterapia, medicazioni a domicilio, accompagnamento per brevi passeggiate (in linea con la circolare a firma dell’Assessore regionale al diritto alla salute ).
La tipologia, la frequenza, e la durata degli interventi è stata definita attraverso progetti personalizzati a seconda delle esigenze, condivisi tra i familiari e il servizio sociale territoriale. Ogni operatore inviato a domicilio è stato dotato di tutti di DPI e informato sulle procedure da adottare per contrastare la diffusione del virus COVID-19.
Ad oggi sono 10 i centri diurni per quali sono già stati attivati i servizi compensativi: Papiro, Ginestra, Villa Balli, Cerbaiola, Educazione motoria S.Rocco, Girasole, Arco in Cielo, Mulino, Farfalla, Ventignano. Per tutti il contatto telefonico è costante e in circa una trentina di famiglie sono stati attivati anche alcuni servizi a domicilio. In altri 4 centri diurni del territorio è ancora in corso il monitoraggio per l’attivazione personalizzata di alcuni servizi compensativi.
Ad oggi, da metà marzo, la percentuale di famiglie coinvolte in interventi diretti e indiretti è passata dal 20 al 40% circa, e la proporzione sta ancora sta crescendo.
E’ infine in corso la ridefinizione dettagliata della possibile riapertura rimodulata delle attività riabilitative in modo da consentire la ripresa in sicurezza.