Controllo dei pazienti post Covid18 e ricerca scientifica
Scritto da Daniela Ponticelli
Recupero dell’attività sospesa durante l’emergenza sanitaria, controllo dei pazienti
che si sono ammalati di Covid19 e ricerca scientifica. Per la radiologia dell’ospedale di Pistoia, diretta dalla dottoressa Letizia Vannucchi, questa sarà un’estate impegnativa che arriva dopo l’intenso lavoro già svolto durante i mesi scorsi.
Medici, tecnici e infermieri, dopo aver garantito oltre mille esami nel periodo marzo-maggio scorso, sono ora impegnati nel recupero di quelli rinviati a causa dell’emergenza Covid19 e, per abbattere le liste d’attesa, l’attività viene svolta anche di sera e nei giorni festivi. Il San Jacopo, come gli altri ospedali dell’Azienda, aderisce al progetto promosso dai dipartimenti diagnostica per immagini, professioni tecnico sanitarie e infermieristico-ostetrico che prevede un utilizzo massimo delle risorse interne, sia del personale che delle macchine. Tc, risonanza magnetica, ecografi e mammografi stanno quindi lavorando a pieno ritmo e non solo per i pazienti in lista d’attesa (che vengono tutti direttamente richiamati) ma anche per gli esami di controllo a coloro che si sono ammalati di Covid e sono inseriti nel percorso del day service multidisciplinare, che garantisce un follow up completo anche radiologico. (Leggi anche : Dopo il Covid non siamo rimasti soli)
“Nel post ricovero,infatti, oltre alla prosecuzione delle terapie, vengono eseguiti gli esami di diagnostica strumentale necessari : nell’ultimo mese sono state già effettuate 52 TC del torace in altrettanti pazienti che afferiscono a questo importante percorso coordinato dalla pneumologia con il coinvolgimento di altri specialisti come l’internista, l’infettivologo e i fisioterapisti – spiega la dottoressa Vannucchi. .
L’Ospedale San Jacopo, insieme all’Azienda Universitaria di Careggi, durante l’emergenza sanitaria ha avuto il più alto numero dei ricoveri della regione Toscana (dati Ars).
Nei novanta giorni dell’emergenza e per quei pazienti che arrivavano in ospedale con sintomatologia sospetta per Covid19, sono state infatti effettuate 612 prestazioni di radiologia tradizionale, 473 Tc, 37 ecografie e 31 risonanze magnetiche.
\3“La quantità di esami svolti e la numerosità dei pazienti ci ha spinto a dare un contributo alla ricerca scientifica:questo è avvenuto mediante la pubblicazione di due articoli sulla nostra casistica relativamente alla patologia COVID correlata, articoli che sono stati inseriti nell’ambito di un data base nazionale a cura della SIRM (Società Italiana di Radiologia medica e interventistica).
Nell’ottica di un confronto scientifico mirato sul Corona virus, mettendo a disposizione l’esperienza maturata dalla Soc di Radiologia del San Jacopo,– fa sapere la dottoressa- siamo stati coinvolti come docenti di un corso formativo on line, promosso dalla SIMIT ( Società Italiana di Malattie infettive e Tropicali), in collegamento con l’Università di Torino".
In questo momento di particolare difficoltà gestionale e di elevata pressione ambientale e psicologica, è emerso con forza lo spirito di dedizione e di servizio al paziente dell’equipe radiologica in toto ( medici radiologi, tecnici sanitari di radiologia medica, infermieri,operatori socio sanitari e amministrativi ) che ha consentito di lavorare con la serenità e l’ impegno necessari.