socialb facebook   instagram 

Comunicati stampa - Anno 2020

Covid 19. Pazienti che curano altri pazienti. Sono sedici i primi donatori convalescenti di plasma autoimmune

L'Ospedale di Pistoia che contribuisce al Progetto Tsunami con la sperimentazione della plasmaterapia 

Scritto da Daniela Ponticelli 

Sono sedici pazienti che si erano ammalati di Covid 19 e che hanno acconsentito, dopo essere risultati idonei, alla donazione di plasma iperimmune: l'importante risorsa emocomponente che servirà per curare altri pazienti.  Anche il Centro Trasfusionale dell'ospedale San Jacopo, diretto dalla dottoressa Daniela Rafanelli, fornisce il suo contributo allo Studio Toscano e nazionale

"Tsunami" (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2) per la cura del Covid19, proposto dalla Azienda Universitaria Pisana, da parte del prof. Francesco Menichetti, direttore Malattie Infettive di Pisa, ed al quale hanno aderito la Regione Toscana e la maggior parte delle Regioni Italiane, su autorizzazione di AIFA e ISS.

 L'arruolamento dei primi pazienti guariti che si erano resi disponibili per la donazione di plasma è già partito da oltre un mese fa. Dei 748 pazienti guariti individuati, sia ospedalizzati che non, ne sono rimasti 16 perché i criteri di selezione ed esclusione sono diversi e tra questi l'età (non possono donare i pazienti che hanno più di 60 anni non donatori e sopra i 65 anni donatori), le donne  che hanno avuto una gravidanza anche se non portata a termine, condizione che espone a una produzione di anticorpi antileucocitari che possono dare problemi in chi poi riceve il plasma,  coloro che hanno ricevuto trasfusioni e pazienti che seguono specifiche terapie farmacologiche. 

A Pistoia i 16 pazienti selezionati hanno già effettuato il prelievo ematico e la visita di idoneità: i pazienti vengono sottoposti al test sierologico quantitativo anti- SARS CoV2 e coloro che mostrano un titolo sufficientemente elevato possono accedere alla donazione di plasma iperimmune.

I donatori convalescenti possono essere pazienti Covid guariti, con pregressa diagnosi certa di Covid (confermata da tampone positivo, guariti e con successivi 2 tamponi negativi) o pazienti Covid identificati con Test Sierologico anti-Covid positivi (con almeno 1 tampone negativo).

Isio Masini, direttore delle Strutture Trasfusionali Firenze Empoli e Capo Dipartimento Area di Laboratorio, ha ottenuto, insieme a Antonio Croccodirettore delle strutture trasfusionali Prato Pistoia, il parere favorevole da parte del Comitato Etico aziendale per far partecipare i centri trasfusionali aziendali (il progetto è attivo nella quasi totalità dei presidi dell'Azienda USL Toscana centro) alla sperimentazione della plasmaterapia con siero iperimmune.  

La selezione dei pazienti avviene anche presso il day service del San Jacopo dove i pazienti effettuano il follow up completo una volta dimessi. (LEGGI ANCHE DOPO IL COVID NON SIAMO RIMASTI SOLI)

 Le unità prelevate all'Ospedale San Jacopo  vengono inviate all'Officina Trasfusionale di Pisa, sede del progetto, per eseguire l'inattivazione virale, il frazionamento in sub-unità terapeutiche e l'esecuzione di ulteriori test di validazione del plasma iperimmune.

I prodotti verranno rilasciati alle unità operative di Malattie Infettive che hanno aderito al Progetto Tsunami per terapia precoce in pazienti con polmonite da SARS-CoV2 in Studio Multicentrico Randomizzato.

Le Associazioni del Volontariato del sangue sono state sensibilizzate dal Centro Regionale Sangue Toscano per contattare i Servizi Trasfusionali nel caso in cui abbiano donatori convalescenti arruolabili per la donazione di plasma.

L'arruolamento dei donatori, sempre su basa volontaria, non è terminato e prosegue la selezione dei pazienti e la raccolta.