Scritto da Elena Cinelli
Presentato stamattina il nuovo Hospice San Martino,
punto di riferimento per l’area territoriale empolese valdelsa, valdera. E’ il frutto del lavoro di trasformazione della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di viale Volta a Empoli, con un investimento di euro 650 mila euro da parte dell’Ausl Toscana Centro per la sua realizzazione. L’attuale hospice è un’articolazione della Rete assistenziale delle Cure Palliative a conclusione di un percorso che vede attiva h 24 l’assistenza domiciliare sia di base che specialistica.
Erano presenti: il Sindaco di Empoli, Roberto Biagini, Direttore Staff direzione sanitaria Ausl Toscana Centro ( in rappresentanza del Direttore Generale), Piero Morino, Direttore Coordinamento aziendale Cure Palliative, Sabrina Pientini, Cure Palliative e Hospice Empoli, Prato e Pistoia, Paolo Zoppi, Direttore Dipartimento Infermieristico Ostetrico, Loriana Meini, Direttore assistenza infermieristica Empoli, Lucia Salvadori, Direttore gestione assistenza infermieristica zona empolese, Sandra Niccolini, coordinatore infermieristico zona empolese, Valeria Dubini, Direttore area assistenza sanitaria territoriale e continuità, Luca Tani, Direttore Dipartimento Area Manutenzione e gestione investimenti Empoli, Franco Doni, Direttore SDS Empolese Valdarno Valdelsa, Paolo Amico, Coordinamento Sanitario dei Servizi Zona Empolese Valdarno Inferiore, Silvia Guarducci, Direttore sanitario presidio ospedaliero San Giuseppe Empoli.
Il Sindaco di Empoli intervenuta alla presentazione della struttura, ritiene che la l’apertura dell’hospice sia un grande passo in avanti per il sistema dei servizi sanitari territoriali e una grande scelta di civiltà . Il lavoro di preparazione dei professionisti che saranno impiegati in questa struttura garantisce qualità delle cure e umanità della relazione. La struttura di Via Volta si prestava benissimo a questa riconversione e il fatto che sia inserita in un quartiere residenziale aiuta a costruire un legame tra coloro che utilizzeranno questo servizio e la città. Solo in un modello di sanità pubblica che tiene insieme gli investimenti sugli ospedali e sul territorio si possono raggiungere questi livelli di qualità e di assistenza ai cittadini.
Il Presidente della Società della salute empolese valdera valdelsa ha portato un saluto per conto del Direttore della Società della Salute, dottor Franco Doni, presente all’inaugurazione, esprimendo soddisfazione per l’aperura di una struttura che ha uno scopo così nobile come quello di accompagnare le persone nel percorso di cura all’interno di una rete assistenziale che non vuole lasciare nessuno indietro cercando forme di sostegno anche per coloro che nel corso della loro vita si trovano a combattere con una malattia.
“Nel portare i saluti della direzione aziendale esprimo gioia e soddisfazione per l’apertura del nuovo Hospice di Empoli, struttura che si inserisce in un percorso avviato da tempo per garantire una distribuzione omogenea di questo tipo di servizi su tutto il nostro territorio- dichiara Roberto Biagini- la distribuzione degli spazi è stata concepita in un’ottica di gestione del servizio, piccolo, ma al tempo stesso confortevole, in risposta ai bisogni dei cittadini. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a progettare e realizzare la struttura e auguro buon lavoro agli operatori sanitari che dalla prossima settimana, ogni giorno, saranno impegnati con questa nuova attività.”
L’Hospice di Empoli è intitolato a S. Martino, il patrono delle Cure Palliative, che tagliò in due il suo mantello (in latino pallium termine da cui deriva il nome Palliativo di questo approccio di cura) per condividerlo con un mendicante seminudo e malato.
E’ composto da un corpo centrale con 10 camere singole, tutte dotate di una porta finestra che si affaccia sul giardino esterno di 700 mq di superficie offrendo un ambiente confortevole agli ospiti. Sempre all’interno si trovano gli uffici amministrativi, un ambulatorio del day hospital, in cui si accede per terapie senza necessità di ricovero, oltre ad un ampio soggiorno cucina per gli ospiti. Per un totale di mq 900 di spazio.
All’interno della struttura opera un’équipe multidisciplinare, composta da medici, infermieri e operatori socio sanitari che garantiscono un’assistenza h 24 agli ospiti in continuità con il territorio. E’ prevista la presenza anche di altre figure professionali, tra cui lo psicologo e l’assistente sociale.
“Questa struttura s’inserisce nel territorio empolese, dove da tempo le cure palliative domiciliari sono presenti ed organizzate a livello di eccellenza, garantendo, secondo quanto previsto dagli specifici Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) un tipo di presa in carico a quei pazienti che non possono essere assistiti nel proprio domicilio- spiega Piero Morino. Le Cure Palliative, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) nel 1990, si occupano in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici. In questa situazione il controllo del dolore, degli altri sintomi e degli aspetti psicologici, sociali e spirituali è di fondamentale importanza. Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e le loro famiglie. L’Hospice San Martino rappresenta tutto questo”
L’Hospice è una struttura specialistica di ricovero, che può accogliere temporaneamente o stabilmente i pazienti che si avvalgono del servizio di Cure Palliative ed è un modello di integrazione tra il ricovero ospedaliero e l’assistenza domiciliare. Costituisce una alternativa alla casa quando questa non è, temporaneamente o definitivamente idonea ad accogliere il malato, consente infatti di proseguire le cure in un ambiente protetto, con trattamento assistenziale continuativo nelle 24 ore.
La presa in carico del paziente avviene a causa del presentarsi di alcune situazioni critiche: di tipo sanitario (situazioni di aggravamento, scompenso del dolore o di altri sintomi e/o della patologia di base), sociale (abitazione inadeguata, assenza di rete di sostegno, esigenza di offrire sollievo e aiuto, anche temporaneo, alla famiglia), familiare (la famiglia non riesce più a farsi carico della criticità del proprio congiunto e dei complessi problemi che questa situazione comporta).
La struttura può accogliere pazienti oncologici ma, anche persone con patologie croniche in fase avanzata di malattia (ad esempio SLA e/o insufficienze di organo) in un percorso assistenziale specifico che aiuterà anche le famiglie. Si accede tramite ricovero programmato e non d’urgenza, attraverso la richiesta del proprio medico di famiglia, oppure in trasferimento da una unità di cure palliative o da un reparto ospedaliero.
0Scheda tecnica
La realizzazione dell’Hospice da 10 posti letto è avvenuta trasformando una R.S.A. da 20 posti letto, in quanto l’edificio presentava aspetti strutturali e tecnologici facilmente adeguabili ai requisiti autorizzativi regionali.
L'edificio in oggetto è di un piano fuori terra ad eccezione di una porzione limitata di due piani fuori terra, ha una forma planimetrica a “L”. Su entrambe le ali della struttura sono collocate 5 camere singole dotate di servizio igienico con accesso indipendente al giardino esterno, mentre i locali di servizio sono tutti collocati sul lato opposto a quello delle camere.
Nella parte centrale della struttura, al piano terra, si trova la sala da pranzo con accesso al giardino esterno e, al piano primo, si trovano un ufficio e gli spogliatoi del personale.
Gli interventi eseguiti sono stati: realizzazione di un impianto di climatizzazione centralizzato comprensivo di ricambio d’aria forzato per garantire il rispetto dei necessari parametri termo igrometrici, rinnovamento della centrale termica, integrazione impianto elettrico nelle camere da letto, realizzazione impianto gas medicali e realizzazione di varie opere edili.5