L’escalation organizzativa già prevista a giugno dal Gruppo Emergenza GeCo
Scritto da Paola Baroni
Ha aperto oggi all’ospedale San Giovanni di Dio il reparto per pazienti Covid con disponibilità fino a 20 posti letto. L’area individuata è quella del reparto di Osservazione Breve (OBI)
al primo piano del padiglione Vespucci, con i pazienti Covid in un unico padiglione dedicato. I pazienti in ingresso al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio che dovranno essere ricoverati in OBI Covid ma anche quelli provenienti da altri presidi ospedalieri che giungono in ospedale col 118 o con mezzi propri, raggiungeranno il reparto attraversando il DEA e seguendo un percorso dedicato, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza igienico-sanitarie.
Quelli con sintomi sospetti per Covid, eseguono, invece, il tampone in tenda pre-triage e restano in isolamento fino all’arrivo della risposta nel Reparto Bolla (10 posti letto) al primo piano. Qualora invece tali pazienti necessitassero di cure intensive, queste saranno prestate in shock room o in altra stanza singola del Dea.
La necessità di aprire il reparto Covid al San Giovanni di Dio è stata evidenziata dal gruppo di lavoro denominato Geco (Gestione Emergenza Covid) che si è costituito a giugno presso l’ospedale con l’obiettivo della messa a punto di un piano intraospedaliero di organizzazione per far fronte al riemergere eventuale della pandemia da Covid-19.
La presa in carico presso il San Giovanni di Dio di pazienti infetti bisognosi di ricovero, era stata quindi pianificata per tempo come ipotesi da attuare nel caso di veloce occupazione di posti letto nei reparti di Malattie Infettive quale prima risposta aziendale in caso di nuova ondata pandemica.
L’attuale strategia aziendale, salvo evoluzione progressione della pandemia, è quella di mantenere al massimo possibile l’attività programmata cosiddetta elettiva e non urgente del San Giovanni di Dio. Tale attività, nella precedente fase, quando è stata sospesa, ha avuto il solo scopo di liberare spazi per accogliere malati Covid ma anche per ridurre al minimo i contatti intraospedalieri tra pazienti infetti e non.
Tra gli ospedali fiorentini della Ausl Toscana centro, da lunedì scorso 16 posti letto Covid sono a disposizione anche nel presidio di Santa Maria Nuova, nel cuore di Firenze. Da settimane, invece, è tornato in assetto Covid, in linea con la riorganizzazione della rete dell’assistenza ospedaliera aziendale, Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri. Nell’ospedale Covid di riferimento per l’area fiorentina, tra Malattie Infettive e Medicina ci sono 35 posti letto Covid mentre restano 6 i posti dedicati Covid in Terapia Intensiva.