Scritto da Elena Cinelli
Da qualche settimana l’Ospedale San Giuseppe di Empoli ha messo in atto un inedito procedimento per la gestione degli effetti personali dei degenti.
In seguito alle recenti disposizioni regionali, che a tutela della sicurezza del paziente, hanno precluso l’accesso in ospedale a familiari e visitatori, salvo alcune eccezioni, il San Giuseppe di Empoli ha pensato ad una modalità interna per regolamentare il flusso di effetti personali dei pazienti ricoverati. Davanti l’ingresso dell’ospedale ogni giorno vengono collocate alcune scatole rosse, in cui i familiari possono lasciare gli oggetti e seguendo un apposito percorso interno vengono poi distribuiti dal personale sanitario nei vari reparti.
Questo a tutela del rispetto delle misure di sicurezza per affrontare con consapevolezza il passaggio del materiale dei degenti dall’esterno fino al paziente e viceversa.
Grazie al gioco di squadra tra gli operatori sanitari, le guardie giurate che si occupano dell’attività di check point, gli amministrativi della portineria, ogni giorno viene movimentato un numero considerevole di pacchi in entrata e in uscita per garantire il flusso di materiale essenziale per i pazienti ricoverati.
La qualità del servizio è certamente migliorabile, la procedura è in continua revisione, alla base di questo lavoro c’è una visione del paziente al centro dell’organizzazione e l’attenzione alla dignità delle persone.
L'azienda sanitaria ricorda di lasciare soltanto gli effetti personali essenziali per garantire la degenza del paziente in ospedale.
Le scatole rosse nella portineria sono l’emblema dell’impegno di tutti gli operatori, sanitari e non, che ogni giorno danno il loro contributo per affrontare questa grave epidemia e per mitigare gli effetti dell’emergenza sulla comunità, con particolare attenzione ai bisogni quotidiani dei pazienti.