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Comunicati stampa - Anno 2021

La lotta all’ictus cerebrale è continua anche durante la pandemia, l’Ospedale di Santa Maria Nuova in prima linea Nel 2020 si conferma fra i migliori centri europei e riceve il riconoscimento di Centro Diamond a livello nazionale

medici dello StroKe team

Scritto da Vania Vannucchi                     

L’ictus cerebrale rappresenta da sempre un importante problema socio-economico con un rilevante impatto individuale, familiare e sociosanitario. Nel mondo è la seconda causa di morte e la terza nei paesi industrializzati, dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori. Questa malattia, purtroppo, cambia in un attimo la vita del paziente, della sua famiglia e dei suoi amici.

Lo Stroke Team dell’ospedale Santa Maria Nuova, guidato da Giancarlo Landini, responsabile organizzativo e da Michele Lanigra, responsabile scientifico, sta lavorando da anni per migliore il percorso e la prognosi del paziente colpito da ictus cerebrale.

L’ospedale fiorentino, alla fine del 2020, anno della pandemia ha ricevuto un importante riconoscimento confermandosi uno dei migliori centri europei per la diagnosi e la cura dell’ictus cerebrale come Centro Diamond secondo i criteri degli ESO-Angels AwardsLa buona notizia è stata comunicata durante il Webinar nazionale della Italian Stroke Organization lo scorso 10 Marzo 2021: per il IV trimestre del 2020 il Santa Maria Nuova risulta nuovamente unico centro Diamond a livello nazionale

Dal 2018 è iniziata la raccolta dei dati da inserire nel registro internazionale di monitoraggio della qualità, SITS-QR e già nel 2019 era stato ottenuto il premio ESO-Angels Awards status Diamond, ritirato da Francesco Prosperi Iovi durante la Conferenza della European Stroke Organization (ESO) a Milano nel maggio del 2019.

L’arrivo della pandemia all’inizio del 2020 ha messo a dura prova tutti i percorsi ospedalieri e in tutte le realtà si è reso necessario una drastica riorganizzazione.

Nell’ospedale Santa Maria Nuova, commenta Landini - il percorso Ictus è ormai consolidato e lo abbiamo “solo” adattato, sotto alcuni aspetti, alla nuova e drammatica situazione. Il nostro Stroke Team fa parte dello Stroke System dell’ASL Toscana Centro, diretto da Pasquale Palumbo, integrato nella Rete Ictus della Regione Toscana, guidata da Matteo Nocci e Giovanni Orlandi. E’ una vera squadra multidisciplinare e multi-professionale che lavora in sinergia e con lo stesso obiettivo: dare un’altra possibilità al paziente colpito da ictus. “

In questi ultimi anni lo Stroke Team di Santa Maria Nuova ha raggiunto importanti traguardi nella lotta all’ictus cerebrale grazie all’impegno di tutti gli operatori sanitari coinvolti nel percorso, alla formazione continua, alla collaborazione con la Direzione aziendale e alla disponibilità di nuove tecnologie. Per rendere rapido e tempestivo il trattamento del paziente colpito da ictus nel 2018 il reparto di Radiologia di Santa Maria Nuova, diretto da Roberto Carpi, in collaborazione con la Neuroradiologia Dipartimentale, diretta da Angela Konze, ha implementato il protocollo di Tomografia Computerizzata Codice Ictus con softwares di Intelligenza Artificiale che supportano il Radiologo nella rapida interpretazione delle immagini, fattore cruciale nel percorso ictus e nel processo decisionale per intraprendere il giusto percorso terapeutico. Queste innovazioni tecnologiche, in seguito, sono state estese a tutte le Radiologie dell’ASL Toscana Centro.

Questi risultati sono stati possibili grazie all’impegno di tutto lo Stroke Team di S. Maria Nuova, a frequenti eventi formativi con simulazioni del percorso che anche durante la pandemia venivano organizzati da Rita MarinoAlessandra Giuello e Vieri Vannucchi in collaborazione con la Angels Initiative, alle innovazioni tecnologiche e alla collaborazione con la Direzione Ospedaliera e la Direzione Aziendale.

“Per rendere sempre migliore la prognosi del paziente colpito da ictus cerebrale, aggiunge Landini , è fondamentale la collaborazione anche dei cittadini che si devono recare immediatamente in ospedale in caso di un sintomo sospetto per ictus. Dall’inizio della pandemia viene consigliato “Resta a Casa” in caso di ictus deve valere il motto “l’ Ictus, non resta a casa”.