ora allestito con le piante ornamentali donate da nota ditta del vivaismo
Scritto da Daniela Ponticelli
Ormai stiamo assistendo ad una progressiva rinascita del vecchio “Ceppo”. Sono trascorsi sette anni da quanto c’è stato il trasferimento nel nuovo ospedale delle attività sanitarie e il presidio del centro storico di Pistoia, prima accogliendo il Laboratorio Ausili, successivamente con la realizzazione nel Padiglione Cassa di Risparmio delle Cure Intermedie e poi con l’apertura del nuovo Centro Prelievi sta veramente vivendo un seconda vita.
In particolare la necessità di utilizzare luoghi di cura che rispondono alla necessità di un passaggio intermedio tra l’Ospedale e il domicilio del paziente con lo scopo di completare il percorso clinico assistenziale, ha visto in questa struttura potenzialità e flessibilità nei percorsi.
Il territorio pistoiese si è attrezzato per affrontare la drammaticità della situazione ripartendo proprio dall’ex Ospedale del Ceppo che attualmente ospita le Cure Intermedie: in tutto 64 nuovi posti letto a sostegno delle cure ospedaliere, destinate ad accogliere pazienti COVID positivi e non, clinicamente stabili, ma non ancora pronti a rientrare al proprio domicilio.
La nuova destinazione ha dato all’Azienda e agli operatori la possibilità di valorizzare gli spazi, di arredare nuovamente gli ambienti, definendo aree e percorsi, al fine di rendere disponibile al territorio pistoiese e non solo un luogo di cura speciale.
“L’ ingresso al Padiglione è in Piazza Giovanni XXIII con il loggiato sovrastato dal famoso Fregio Robbiano, la particolare luminosità dei nuovi setting di degenza con vista di pregio sulla parte storica della città restituisce valore alla città e agli operatori che vi lavorano”- afferma la dottoressa Monica Chiti, direttore degli infermieri. .
A rendere ancor più accoglienti gli ambienti ha contribuito la ditta Vannucci Piante che, con il consueto spirito di vicinanza alla sanità cittadina che lo contraddistingue, ha deciso di donare piante ornamentali alle Cure Intermedie del Ceppo.