Individuate dai tecnici del Dipartimento di Prevenzione durante una operazione di controllo
Scritto da Vania Vannucchi
Nei giorni scorsi i tecnici del Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda Sanitaria hanno disposto la rottamazione di 14 attrezzature da lavoro di provenienza extra UE utilizzate per la produzione di dispositivi di protezione individuale (mascherine FFP2).
I macchinari erano stati individuati durante le operazioni di controllo ispettivo in una Ditta di confezioni tessili di Prato gestita da un imprenditore cinese. L’Azienda, a seguito della verifica, era stata immediatamente sottoposta a vincolo di sequestro dai tecnici della prevenzione.
Le apparecchiature non presentavano i requisiti adeguati e rispondenti alla Direttiva Macchine in quanto sprovviste della marcatura CE, del manuale d’uso e manutenzione e del fascicolo tecnico. Uno dei macchinari, inoltre, presentava problematiche relative alla sicurezza degli utilizzatori e risultava dotato di cilindri rotanti non protetti, uno dei quali era utilizzato per fissare sul prodotto il marchio CE.
Il dottor Luigi Mauro, direttore area Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Azienda Sanitaria – evidenzia come la sicurezza delle macchine sia il mezzo principale per ridurre il numero di infortuni e morti sul lavoro. Le macchine devono essere conformi alle direttive della Comunità Europea, dotate di libretto d’uso e manutenzione, della dichiarazione di conformità e della targhetta di riconoscimento. Oltre ad avere macchine e impianti a regola d’arte e conformi alle normative è importante programmare una manutenzione periodica per non permettere il degrado del livello di sicurezza raggiunta.
Da giugno 2020 ad oggi, nell'ambito dei controlli del Piano Lavoro Sicuro della Regione Toscana, sono state individuate e sequestrate 146 attrezzature da lavoro, prive di marcatura CE e con palesi criticità per la sicurezza, utilizzate in prevalenza per la produzione di dispositivi di protezione individuale.