Scritto da Daniela Ponticelli
A undici persone (quattro donne e sette uomini con un'età media di 36 anni) è stata somministrata la prima dose di Astrazeneca in luogo di Moderna, durante la seduta vaccinale avvenuta nella giornata di ieri (mercoledì 14 luglio) all'Hub di Empoli (via Leopoldo Giuntini, 40).
Agli interessati l'Azienda Sanitaria ha immediatamente comunicato l'evento e, stamattina, è stato deciso di "attivare un protocollo di sorveglianza" che prevede la presa in carico attiva dei soggetti da parte del Day Service di area medica del presidio ospedaliero San Giuseppe, diretto dal dottor Luca Masotti.
Il "protocollo di sorveglianza" sarà condiviso con gli interessati, una volta acquisito il loro consenso; già nella giornata di oggi saranno contattati dallo stesso dottor Masotti il quale li inviterà ad un incontro in Ospedale in programma per la giornata di domani.
Agli undici utenti sarà proposto un monitoraggio clinico ed ematochimico, a carattere preventivo, della durata di almeno un mese, svolto presso l'Ambulatorio delle Malattie Tromboemboliche, e contestualmente fornite informazioni e rassicurazioni: se dovessero manifestarsi eventuali eventi acuti le undici persone potranno fare riferimento, in qualsiasi momento, alla struttura ospedaliera e ai sanitari del Day Service tramite accesso diretto. I trenta giorni di "sorveglianza" sono il tempo che rappresenta il periodo a maggior rischio di eventuali complicanze.
Tutto questo, ha fatto sapere l'Azienda Sanitaria, a scopo cautelativo: gli esami clinici e di laboratorio, da effettuarsi in tempi cadenzati, permetteranno, infatti, l'attivazione di uno screening finalizzato a prevenire lo sviluppo di eventuali complicanze.
Dopo l'episodio di ieri è in corso un'analisi interna a cura della competente struttura del Rischio Clinico Aziendale, per capire come possa essersi verificato quello che per l'Azienda Sanitaria, al momento, sembra essere stato un errore materiale nella fase di inoculazione della prima dose di vaccino.
Agli interessati è stato deciso sarà proposto, acquisendo il consenso degli interessati, di completare il ciclo vaccinale con modalità "eterologa", su cui esistono studi che ne confermano la validità, ovvero con la somministrazione della seconda dose di vaccino mRna, oppure di fare anche la seconda dose con il vaccino Astrazeneca.