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Comunicati stampa - Anno 2021

Dalla peste al Covid 19, a Pistoia la terza tappa della mostra su virus e vaccinazioni. La presentazione domani martedì 20 luglio nell'Hub "La Cattedrale"

Lunedì 19 luglio 2021

Pistoia - Terza tappa a Pistoia , nell'Hub vaccinale "La Cattedrale" (via Pertini) della Mostra  “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” , una cavalcata in ventisei pannelli attraverso i secoli che racconta la battaglia dell'uomo contro virus e malattie, ma anche l'impegno di scienziati e medici che grazie alle loro scoperte hanno salvato migliaia di vite. Proprio come sta accadendo ora, in questa  stagione della pandemia da Sars-cov 2. 

La Mostra sarà presentata domani martedì 20 luglio alle ore 10,30 a "La Cattedrale". Sono state inviate le autorità civili e religiose della provincia pistoiese.  

Il progetto ha preso forma all'interno del Museo delle Arti sanitarie dell'Ospedale degli incurabili di Napoli. Dopo le tappe di Napoli e Roma, grazie alla volontà di Regione Toscana e di Asl Toscana-Centro, in collaborazione con Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, ha iniziato, nel maggio scorso il suo viaggio in Toscana, a Firenze.

Tra documenti storici, fotografie, illustrazioni e infografiche, il percorso espositivo spiega nel dettaglio come la medicina abbia affrontato il tema delle epidemie e si scopre anche che, dal vaiolo all'influenza, il tema dei vaccini ha sempre scatenato reazioni difformi.

Un capitolo della mostra viene dedicato espressamente alla Toscana, una terra che è sempre stata all'avanguardia sul fronte delle vaccinazioni e della ricerca, con l'ottocentesco Istituto Vaccinogeno Fiorentino e con la Sclavo di Siena, dove nel 1950 venne prodotto il vaccino che sconfisse la poliomelite.

Chiude la mostra la storia dell'Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della Beatrice di Dante, e ancora oggi attivo, anche sul fronte della lotta al Covid.

"Questa mostra ci consente di misurarci con il cammino della ricerca e della scienza nella lotta contro le malattie grazie a importanti scoperte come i 'vaccini', -fa sapere l'assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini-. Testimonia una realtà che si intreccia da sempre con la storia dell'umanità e delle scoperte di scienziati, che hanno fatto la differenza nella qualità della vita, vissuta da donne e uomini delle varie epoche. Nel caso specifico, vista la situazione epidemiologica che ci troviamo a vivere, ritengo molto significativo che questa esposizione sia ospitata in un Hub vaccinale, dove insieme al personale sanitario e al volontariato, combattiamo tutti insieme, da lungo periodo, contro l'attuale pandemia. Ci auguriamo che questo tributo alla ricerca scientifica contribuisca a sensibilizzare sull'importanza della vaccinazione oggi come ieri". 

"I pannelli, attraverso un approfondimento sulla storia della vaccinazione, spiegano le conoscenze che nel tempo si sono avute dei vaccini nella tutela della salute pubblica – dichiara  Paolo Morello Marchese, direttore dell'Azienda Usl Toscana Centro -. Ripercorrendo passaggi fondamentali legati al tema delle vaccinazioni, la mostra fa chiarezza sui vantaggi e sull’importanza sociale dei vaccini ancora oggi per la comunità. Per questo è un’occasione per riportare la nostra sensibilità e attenzione su un tema quanto mai attuale e sul quale occorre sempre maggiore consapevolezza”.

“Nel passare da Firenze a Empoli e a Pistoia la mostra “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” si arricchisce del valore della condivisione, contribuendo a farci sentire più uniti, vicini, solidali. Vaccinarsi, del resto, è un atto di consapevolezza e di responsabilità - sottolinea  Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus -. Pistoia come le altre realtà ha portato avanti il proprio impegno nella gestione dell'emergenza pandemica con ottimi risultati. L'Hub vaccinale pistoiese ha lavorato bene grazie alla dedizione del personale medico e volontario. Mi piace pensare che da oggi, tutti coloro che passeranno da qui potranno dedicare qualche minuto a riflettere su temi che ci accomunano. Abbiamo fatto tanta strada da quando i medici indossavano la mascherina a becco di uccello, ma i timori e le incertezze davanti a virus sconosciuti sono sempre gli stessi, o perlomeno hanno la stessa matrice. Per questo credo che conoscere meglio il nostro passato sia un passo fondamentale verso una maggiore consapevolezza, nonché un antidoto a molte delle nostre paure. Per questo la mostra si sta svolgendo in modalità itinerante, da Napoli a Roma, da Firenze ad altre città legate insieme dalla lotta al Covid e dalla tradizione rappresentata da ospedali antichissimi ma ancora attivi sul territorio e capaci di fare rete, come il nostro Santa Maria Nuova, tappa conclusiva dell'esposizione”.

Ha aggiunto la dottoressa Anna Maria Celesti Presidente della Società della Salute pistoiese: "l'epidemia della peste nel 1630 ha rappresentato un 'caso Pistoia':  la città, a differenza di altre, non aveva neppure un ufficio permanente della sanità e allora i medici seppero solo raccomandare la proibizione all'interno della città, di coltivare i bachi da seta perchè producevano cattivo odore, e si riteneva che i miasmi fossero la causa della peste. Tale divieto ebbe ripercussioni pesanti non solo per le tragiche morti di tante persone ma anche sull'economia locale. La Mostra servirà a farci capire che dopo 400 anni la città di Pistoia, e l'intera provincia, hanno saputo adottare le misure adatte per proteggere la popolazione con i sistemi efficaci di prevenzione e di cura messi a disposizione dal nostro sistema sanitario. Sarà un ulteriore occasione per riflettere e valorizzare il ruolo svolto da una rete integrata socio-sanitaria e socio-assistenziale fatta di tante strutture e persone che insieme hanno compiuto uno sforzo estremo per combattere l'epidemia del Covid e per apprezzare, attraverso la storia, gli incredibili avanzamenti della scienza e della medicina: oggi, infatti, possiamo contare su una risorsa importante che è rappresentata dal vaccino che seppur non obbligatorio è un atto di responsabilità, solidarietà e senso civico per tutelare la propria salute, quella dei propri familiari e di tutta la comunità".  

“Questa mostra documentale è di indubbio interesse storico” dice Daniele Mannelli, direttore della Società della Salute Pistoiese. La fase pandemica che stiamo attraversando ed il luogo individuato per l’allestimento consentono di apprezzare ancora di più il contenuto di questi pannelli, alla luce del ruolo determinante che la campagna vaccinale Covid sta giocando nel combattere l’infezione. Finora le campagne vaccinali, tese ad obiettivi di copertura universalistica, hanno visto tempi di progettazione e realizzazione pluriennali. In questi mesi noi stiamo vivendo una stagione vaccinale del tutto eccezionale: dopo soli pochi mesi dalla individuazione del virus, è stato reso disponibile un vaccino sicuro ed efficace. Stiamo vivendo una stagione nuova ed entusiasmante della medicina ed i professionisti sanitari del nostro territorio si stanno dimostrando all’altezza della sfida, effettuando senza sosta vaccinazioni per garantire la massima copertura di popolazione”.