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Comunicati stampa - Anno 2021

Cadaver Lab al San Giovanni di Dio, domani per la prima volta in Italia in un ospedale pubblico

I medici dei DEA dell’Azienda imparano le procedure d’emergenza su corpi donati allo studio. “Prima realtà pubblica a farlo”

Scritto da Paola Baroni

Le esercitazioni mediche su un corpo

senza vita non sono una novità in Italia. La cosiddetta formazione su cadavere o “Cadaver Lab”, è però nuova nel pubblico. L‘ospedale San Giovanni di Dio della Ausl Toscana centro, lo sperimenterà, prima struttura pubblica in Italia, domani giovedì 23 per la prima volta.

Nella sala dissezioni del San Giovanni di Dio, dove vengono eseguite le autopsie, venti persone tra discenti e istruttori addestrati e con esperienza nel settore della medicina d’emergenza, daranno inizio domani mattina alla prima giornata formativa con esercitazioni pratiche su due cadaveri. Andranno avanti anche nel pomeriggio. In programma sono previste altre tre giornate formative ma quella di domani sarà la prima in cui i discenti - medici specialisti in medicina d’urgenza in servizio presso i DEA dell’Ausl Toscana centro - avranno la possibilità di affiancare alla parte teorica, la parte tecnico-pratica.

I medici sperimenteranno manovre invasive d’urgenza come l’intubazione oro-tracheale, la tracheotomia, il drenaggio toracico, l’accesso vascolare venoso centrale, il posizionamento di presidi endovascolari per la gestione dell’arresto cardiaco. Lo faranno senza la pressione dell’emergenza urgenza, non su un manichino ma su un corpo umano donato alla scienza e alla formazione e sotto la guida di professionisti preparati che nei mesi scorsi, per creare il gruppo di lavoro dei docenti, hanno partecipato a loro volta, e solo loro, a due simulazioni su cadavere.

La simulazione e la pratica che sui manichini risulta molte volte irreale – sottolinea Gianfranco Giannasi, direttore del Pronto Soccorso di San Giovanni di Dio e dell’Area Emergenza Urgenza della Ausl Toscana centro - su cadavere è palesemente il modo migliore e più vicino alla realtà per preparare i discenti con vari livelli di esperienza clinica all’applicazione delle manovre invasive”.

La pratica della simulazione su cadavere (Cadaver Lab) già utilizzata in America come base formativa, utilizza salme donate alla scienza e alla formazione – spiega Simone Vanni, responsabile scientifico del progetto Cadaver Lab, nonché direttore del Pronto Soccorso del San Giuseppe di Empoli e direttore ad interim della SOC Centro aziendale per la simulazione del Dipartimento Emergenza e Area Critica - Benché non nuova in Italia, al San Giovanni di Dio è la prima volta che viene fatta in un ospedale del Servizio Sanitario Nazionale. Cominceremo con una parte teorico-tecnica in sala conferenza, poi proseguiremo nell’Aula settoria con le esercitazioni pratiche. Sono training che consentono ai discenti di migliorare le proprie competenze pratiche in un ambiente controllato e con il supporto costante di docenti altamente qualificati nel campo dell’emergenza”.

Il progetto, che consta di 6 edizioni, è finanziato per 20mila euro dall’Azienda. Rientra nel Piano di formazione aziendale dedicato a medici che si occupano di medicina d’urgenza, quelli del pronto soccorso. Il corso prevede lezioni frontali e workshop con simulazione delle procedure invasive direttamente su cadavere. In aula si discutono le procedure invasive da eseguire ed i casi clinici, poi in sala si eseguono simulando una vera emergenza ed operando su cadavere, riproducendo quanto osservato, traducendo in pratica quanto appreso dall’insegnamento teorico e consolidando conoscenze che solo la manualità consente di acquisire.