Scritto da Daniela Ponticelli
Immediatamente dopo il ricevimento delle indicazioni da parte del Ministero della Salute, e conseguentemente della regione Toscana, sulla somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19, con la precisazione delle categorie per le quali la dose addizionale era considerata prioritaria (Circolare n. 0041416-14/09/2021-DGPRE-DGPRE-P “Indicazioni preliminari sulla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19") la struttura operativa complessa (Soc) di Nefrologia degli ospedali di Pescia e Pistoia ha risposto praticamente a tempo “zero”, anche grazie all’esperienza maturata nella prima fase della pandemia.
"Nel giro di un paio di giorni – fa sapere il direttore della struttura, Alessandro Capitanini- oltre 200 pazienti hanno ricevuto la terza dose”.
In tutte le sedute vaccinali non si sono verificate reazioni avverse immediate.
Per implementare sul territorio l’utilizzo del vaccino per tutte le categorie a rischio la vaccinazione è stata eseguita direttamente dal personale medico e infermieristico, diretto da Moira Arcangioli, della Nefrologia
“Il coinvolgimento della equipe della Soc di Nefrologa di Pistoia e Pescia nella gestione dei pazienti affetti da Covid-19 prima e dei percorsi vaccinali poi, ha permesso un’azione rapida e coordinata che in pochi giorni ha consentito di somministrare la terza dose ai nostri pazienti fragili. Con questa dose addizionale di vaccino siamo riusciti a mettere ulteriormente in sicurezza i nostri pazienti, sia dializzati che trapiantati” - sottolinea il dottor Capitanini-.
Il medico ha spiegato che la gestione di questi pazienti fragili è complessa come dimostrano i numerosi non responders alle due dosi (10% dei dializzati e oltre il 20% dei trapiantati non hanno sviluppato anticorpi protettivi contro la proteina spike del COVID-19). Per questo motivo la terza dose era necessaria, ed in tempi brevi vista la stagione autunnale alle porte. L’adesione mostrata, da parte dei pazienti, è stata ottimale.
“Ringrazio tutto il personale della SOC di Nefrologia – ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del San Jacopo- che in questi giorni si è impegnato andando oltre i compiti istituzionali classici di una Nefrologia con il raggiungimento dell’obiettivo in tempi rapidissimi.”