Scritto da Elena Cinelli
A distanza di un anno di apertura dell’Hospice San Martino di Empoli il personale sanitario ha voluto dedicare una giornata per ricordare le attività svolte e far conoscere le caratteristiche delle cure palliative che negli ultimi anni hanno ampliato la prospettiva dei servizi offerti.
Stamattina all’evento celebrativo erano presenti l'Assessore alle politiche sociali Valentina Torrini ,il Direttore della SDS empolese dottor Franco Doni, il Direttore UFS Cure Palliative
Firenze Empoli Ausl Toscana Centro la dottoressa Cinzia Casini, il dottor Federico Manzi, medico della direzione sanitaria Ospedale San Giuseppe, il dottor Piero Morino. Presenti anche alcuni rappresentanti delle due Associazioni di volontariato, Astro e AISLA Firenze, che da tempo sostengono la struttura con iniziative di beneficienza per promuovere progetti di assistenza
L'intera équipe medico-infermieristica della UFS Firenze Empoli ha pensato di cogliere l'occasione per festeggiare il primo anno di attività dell'Hospice di Empoli per presentare il progetto di pubblicazione di un libro di testimonianze di pazienti, familiari e operatori raccolte negli anni nei tre Hospice attualmente attivi in area empolese e fiorentina: San Martino, Oblate e San Felice a Ema.
Nella stessa giornata l’Associazione AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Italiana Amiotrofica) Firenze ha consegnato gli arredi donati all’Hospice San Martino a completamento delle singole camere, frutto di una donazione della cooperativa Matteotti di Castelfiorentino.
L'Hospice di Empoli, composto da 10 camere singole, ha iniziato la sua attività di degenza ad ottobre 2020. Da allora sono stati ricoverati 187 pazienti per complessive 2326 giornate di degenza.
All’interno della struttura si trova anche un ambulatorio di day hospital, in cui sono stati presi in carico 25 pazienti. Circa il 60% dei pazienti proveniva dal presidio ospedaliero empolese.
L’Hospice San Martino, come le altre cure palliative della Asl Toscana Centro, ha accolto solo pazienti COVID negativi residenti nell’area empolese valdelsa. L'attività della struttura empolese si integra a quella dei due Hospice presenti nel territorio fiorentino (Oblate e San Felice a Ema).
All’interno della struttura opera un’équipe multidisciplinare, composta da medici, infermieri e operatori socio sanitari che garantiscono un’assistenza h 24 agli ospiti in continuità con il territorio. E’ prevista la presenza anche di altre figure professionali, tra cui lo psicologo e l’assistente sociale.
“Il fine vita è parte del percorso di vita e ce ne dobbiamo far carico con un obiettivo chiaro: quello di migliorare la qualità della vita di chi si trova a percorrere questa strada e garantirgli di farlo con dignità, con l’assistenza necessaria e in un luogo vicino casa. Per questo l’Hospice ad Empoli è una realtà importante, che siamo orgogliosi di avere perché è un servizio che dobbiamo dare ai cittadini. Un luogo vicino al centro storico e che fa parte integrante della nostra città- sottolinea l’Assessore Torrini“
Anche la Presidente di AISLA Firenze Barbara Gonella presente alla cerimonia, dichiara: “AISLA Firenze assiste molte persone con SLA nel territorio Empolese e fa parte del Comitato di Partecipazione della SDS Empoli Valdarno Valdelsa, l’Hospice San Martino rappresenta quindi un importante presidio per assistere anche i nostri associati e dare sollievo anche alle loro famiglie per alcuni periodi, dove si è cercato di ricreare il più possibile un ambiente domestico consentendo ai familiari di trascorrere tutto il tempo che desiderano insieme al loro caro ricoverato nella struttura, condividendo anche il percorso di cura. Ecco perché, a seguito di una importante donazione da parte della Cooperativa G. Matteotti di Castelfiorentino, abbiamo deciso di destinarla in parte per l’acquisto del nuovo gazebo dell’Associazione e per la parte rimanente all’acquisto di arredi per l’esterno delle 10 stanze e per il giardino, affinché tutti gli ospiti possano godere delle belle giornate stando seduti all’aperto insieme ai loro familiari, in un contesto verde e rallegrato dagli arredi colorati”.
Mauro Bagni, Presidente della Cooperativa Casa Socialista Giacomo Matteotti di Castelfiorentino, spiega i motivi del sostegno: “Aiutare chi è in difficoltà: lo abbiamo scritto nel nostro statuto ma soprattutto lo stiamo mettendo in pratica. Grazie per questo ad AISLA Firenze per averci dato la possibilità di fare questa donazione. Mi preme anche ricordare il nostro precedente Presidente Giovanni Santini, che fu il primo a promuovere una solidarietà concreta e tangibile verso i più deboli indicandoci con il suo esempio un percorso che stiamo proseguendo”.
“Abbiamo voluto proporre questa iniziativa per ricordare l’esperienza di un anno di vita dell’Hospice empolese che si è integrato perfettamente nel tessuto sociale cittadino offrendo servizi di cura per quei pazienti che si trovano in condizioni di vita non più guaribili, ma curabili, con lo scopo di supportare i bisogni fisici e sociali che tali condizioni generano nei pazienti e nelle loro famiglie- sottolinea la dottoressa Valeria Dubini, Direttore Area assistenza sanitaria territoriale e di continuità e responsabile del coordinamento aziendale Cure Palliative.”
“L’obiettivo di questa iniziativa è celebrare un anno di attività di questa struttura e far conoscere in modo diretto una delle realtà che opera nel settore delle cure palliative che ha accolto pazienti di tutta la zona empolese e nella cui sede è presente anche il servizio di assistenza domiciliare che prende in carico quotidianamente decine di pazienti sul territorio- spiega Cinzia Casini, Direttore UFS Cure Palliative Firenze Empoli Ausl Toscana Centro- auspichiamo che questa iniziativa possa contribuire a far conoscere da vicino la realtà delle cure palliative e le associazioni che collaborano con essa in modo più o meno diretto e i cittadini. Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e le loro famiglie. L’Hospice San Martino rappresenta tutto questo”
L’Hospice è una struttura specialistica di ricovero, che può accogliere temporaneamente o stabilmente i pazienti che si avvalgono del servizio di Cure Palliative ed è un modello di integrazione tra il ricovero ospedaliero e l’assistenza domiciliare. Costituisce una alternativa alla casa quando questa non è, temporaneamente o definitivamente idonea ad accogliere il malato, consente infatti di proseguire le cure in un ambiente protetto, con trattamento assistenziale continuativo nelle 24 ore.