con il sito https://leggeresansalvi.it/ che raccoglie documenti, testimonianze e la storia sull’istituto manicomiale fiorentino e i suoi vissuti non solo umani
Scritto da Daniela Ponticelli
Si è concluso in questi giorni il progetto “Leggere San Salvi”
realizzato dal Polo Documentario dell’Azienda USL Toscana centro e finanziato dal Mic (Bando “Biblioteca di Quartiere”) .
Il Progetto si è realizzato su due fronti.
La piazza reale. Grazie ai lavori di manutenzione che hanno permesso il riutilizzo dei locali di comunicazione tra le Biblioteche site in San Salvi in modo da creare un’area destinata ad Agorà”: Piazza della Cultura, un tempo denominata “Cortile D’Onore”. Si è venuto così a configurare uno spazio aperto alla cittadinanza, per ospitare eventi culturali animati dal Polo Documentario, dalla AUSL Tc e dal partenariato.
La piazza virtuale. Attraverso il sito www.leggere.sansalvi.it dedicato al Polo Documetario, alla piazza reale nel web, alla storia, agli archivi delle Biblioteche Chiarugi e di San Salvi, ed alle interviste che raccontano l’identità storica ed attuale del luogo.
Il sito ospita anche tre mappe che descrivono la storia, i servizi disponibili oggi e gli alberi storici del parco. Nella sezione storica sono contenute le informazioni su quello che è stato San Salvi nel suo passato: il manicomio di Firenze. I contenuti di questa sezione sono costituiti, in gran parte dal materiale elaborato dalle archiviste e dalla storica.
Grazie ai due volti del progetto, reale e virtuale si è creato un clima favorevole alla creazione di buone e solide relazioni interpersonali basate sull’inclusione a tutti i livelli e sulla valorizzazione delle diversità.
Sostenuto dalla direzione generale, il progetto è stato realizzato grazie al contributo di numerosi servizi aziendali: Dipartimenti di prevenzione-promozione della salute, salute mentale e dipendenze, area tecnica oltre al network bibliotecario dell’Azienda Sanitaria, allo staff della direzione generale attraverso la comunicazione, e area amministrativa.
Nella realizzazione complessiva del progetto è stato costituito anche un partenariato che ha coinvolto vari soggetti: Cra (Centro Regionale per l’Accessibilità), Associazione “La nuova Tinaia onlus”, Rsa “le Civette” ed il Centro Diurno per Alzheimer, Liceo Scientifico Gramsci, Coop sociale di tipo B “L’Atelier”, Coordinamento cittadino “Salvare San Salvi”, Centro di Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della Sanità. Compagnia Teatrale “Chille de la Balanza”, Associazione “Chille Mon Amour, Centro di studi politici e sociali e Archivio storico del Sessantotto.
Il progetto ha inoltre ricevuto il sostegno da parte di numerose istituzioni del territorio: Zone distretto e Società della Salute, Quartiere 2 di Firenze, Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF), Soprintendenza Archivistica e Bibliografica Toscana, Assessorato Educazione, Università di Ricerca, Formazione Professionale, Diritti e Pari opportunità del Comune di Firenze.
All’evento conclusivo hanno partecipato, oltre al responsabile scientifico la dottoressa Paola Trotta, numerosi relatori che hanno spaziato dalla storia del manicomio di Firenze della prof.ssa Donatella Lippi, che ha illustrato le origini che ne hanno portato alla costruzione fino al lavoro di ricerca condotti durante il progetto dalla storica Elena Sasso D’Elia, e dalle archiviste Silvia Melloni e Beatrice Biagioli che hanno raccolto le memorie orali dei protagonisti della vita del manicomio e cittadini del quartiere, studiato i fondi storici della Biblioteca Chiarugi fino alla documentazione amministrativa dell’ex maniconomio di corredo alle cartelle cliniche.
Si è parlato anche della biblioteca Chiarugi, istituita nel 1914 dal direttore del manicomio, il prof. Amaldi ed ancora attiva e parte importante del Polo Documentario. L'intervento dell'architetto Esher Diana è stato centrato su San Salvi l'architettura manicomiale in Toscana.
Il sito web www. leggeresansalvi.it è stato illustrato da Giovanna Petrini, Luana Brucculeri e Silvia Ritzu del Polo Documentario. Fra le particolarità del sito segnaliamo la presenza di una mappa con elementi di interattività che indica l'insieme dei servizi offerti nell'area. Sua finalità è quella di aiutare il visitatore a individuare e raggiungere i servizi che cerca attraverso la loro geolocalizzazione, un link alla loro pagina web e l'indicazione dell'itinerario accessibile a tutti.
Alla giornata conclusiva hanno tra gli altri porato i loro contributi l’assessore all’educazione e al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro e il presidente della commissione cultura del Quartiere 2 Enrico Ricci, il dottor Roberto Leonetti che parlato della biblioteca storica dell’ospedale psichiatrico e la dottoressa Gianna Ciampi che ha sottolineato l’importanza del parco come risorsa per la salute.
https://leggeresansalvi.it/ che raccoglie documenti, testimonianze e la storia sull’istituto manicomiale fiorentino e i suoi vissuti non solo umani
Scritto da Daniela Ponticelli
Si è concluso in questi giorni il progetto “Leggere San Salvi” realizzato dal Polo Documentario dell’Azienda USL Toscana centro e finanziato dal Mic (Bando “Biblioteca di Quartiere”) .
Il Progetto si è realizzato su due fronti.
La piazza reale. Grazie ai lavori di manutenzione che hanno permesso il riutilizzo dei locali di comunicazione tra le Biblioteche site in San Salvi in modo da creare un’area destinata ad Agorà”: Piazza della Cultura, un tempo denominata “Cortile D’Onore”. Si è venuto così a configurare uno spazio aperto alla cittadinanza, per ospitare eventi culturali animati dal Polo Documentario, dalla AUSL Tc e dal partenariato.
La piazza virtuale. Attraverso il sito www.leggere.sansalvi.it dedicato al Polo Documetario, alla piazza reale nel web, alla storia, agli archivi delle Biblioteche Chiarugi e di San Salvi, ed alle interviste che raccontano l’identità storica ed attuale del luogo.
Il sito ospita anche tre mappe che descrivono la storia, i servizi disponibili oggi e gli alberi storici del parco. Nella sezione storica sono contenute le informazioni su quello che è stato San Salvi nel suo passato: il manicomio di Firenze. I contenuti di questa sezione sono costituiti, in gran parte dal materiale elaborato dalle archiviste e dalla storica.
Grazie ai due volti del progetto, reale e virtuale si è creato un clima favorevole alla creazione di buone e solide relazioni interpersonali basate sull’inclusione a tutti i livelli e sulla valorizzazione delle diversità.
Sostenuto dalla direzione generale, il progetto è stato realizzato grazie al contributo di numerosi servizi aziendali: Dipartimenti di prevenzione-promozione della salute, salute mentale e dipendenze, area tecnica oltre al network bibliotecario dell’Azienda Sanitaria, allo staff della direzione generale attraverso la comunicazione, e area amministrativa.
Nella realizzazione complessiva del progetto è stato costituito anche un partenariato che ha coinvolto vari soggetti: Cra (Centro Regionale per l’Accessibilità), Associazione “La nuova Tinaia onlus”, Rsa “le Civette” ed il Centro Diurno per Alzheimer, Liceo Scientifico Gramsci, Coop sociale di tipo B “L’Atelier”, Coordinamento cittadino “Salvare San Salvi”, Centro di Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della Sanità. Compagnia Teatrale “Chille de la Balanza”, Associazione “Chille Mon Amour, Centro di studi politici e sociali e Archivio storico del Sessantotto.
Il progetto ha inoltre ricevuto il sostegno da parte di numerose istituzioni del territorio: Zone distretto e Società della Salute, Quartiere 2 di Firenze, Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF), Soprintendenza Archivistica e Bibliografica Toscana, Assessorato Educazione, Università di Ricerca, Formazione Professionale, Diritti e Pari opportunità del Comune di Firenze.
All’evento conclusivo hanno partecipato, oltre al responsabile scientifico la dottoressa Paola Trotta, numerosi relatori che hanno spaziato dalla storia del manicomio di Firenze della prof.ssa Donatella Lippi, che ha illustrato le origini che ne hanno portato alla costruzione fino al lavoro di ricerca condotti durante il progetto dalla storica Elena Sasso D’Elia, e dalle archiviste Silvia Melloni e Beatrice Biagioli che hanno raccolto le memorie orali dei protagonisti della vita del manicomio e cittadini del quartiere, studiato i fondi storici della Biblioteca Chiarugi fino alla documentazione amministrativa dell’ex maniconomio di corredo alle cartelle cliniche.
Si è parlato anche della biblioteca Chiarugi, istituita nel 1914 dal direttore del manicomio, il prof. Amaldi ed ancora attiva e parte importante del Polo Documentario. L'intervento dell'architetto Esher Diana è stato centrato su San Salvi l'architettura manicomiale in Toscana.
Il sito web www. leggeresansalvi.it è stato illustrato da Giovanna Petrini, Luana Brucculeri e Silvia Ritzu del Polo Documentario. Fra le particolarità del sito segnaliamo la presenza di una mappa con elementi di interattività che indica l'insieme dei servizi offerti nell'area. Sua finalità è quella di aiutare il visitatore a individuare e raggiungere i servizi che cerca attraverso la loro geolocalizzazione, un link alla loro pagina web e l'indicazione dell'itinerario accessibile a tutti.
Alla giornata conclusiva hanno tra gli altri porato i loro contributi l’assessore all’educazione e al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro e il presidente della commissione cultura del Quartiere 2 Enrico Ricci, il dottor Roberto Leonetti che parlato della biblioteca storica dell’ospedale psichiatrico e la dottoressa Gianna Ciampi che ha sottolineato l’importanza del parco come risorsa per la salute.