Landini: “un ospedale del futuro in stretto collegamento con il domicilio del paziente”
Scritto da Daniela Ponticelli
All’ospedale di Pescia la teledialisi domiciliare è già realtà.
Nella struttura di Nefrologia e Dialisi diretta dalla dottoressa Claudia Del Corso (nell’ambito struttura operativa complessa diretta dal dottor Alessandro Capitanini), e coordinata dalla dottoressa Roberta Gentile, per quanto riguarda il personale infermieristico, l'utilizzo dei sistemi informatici e tecnologici per curare coloro che soffrono di insufficienza renale ha portato ad un miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.
“Attualmente i nostri pazienti in trattamento dialitico domiciliare peritoneale – spiega la dottoressa Del Corso- vengono gestiti dal Centro tramite la teledialisi, che si avvale di un sistema di Monitoraggio del Paziente da Remoto (RPM). Grazie a questa evoluzione tecnologica siamo in grado di affiancare il paziente in terapia domiciliare offrendogli una ‘famiglia digitale’ che lo accoglie e lo cura”.
Prima le persone in dialisi peritoneale venivano monitorizzate con le visite di controllo e attraverso il contatto telefonico, le macchine da dialisi programmate e aggiornate solo al Centro Dialisi tramite una smart card che veniva consegnata al paziente.
“Ora invece –aggiunge la dottoressa - tutti i dati della macchina di dialisi possono essere controllati da remoto: vengono infatti scaricati su una piattaforma e la mattina i nefrologi e gli infermieri del Centro possono leggere il risultato della dialisi effettuata dai pazienti durante la notte”.
Le macchine di dialisi vengono programmate e riprogrammate secondo le necessità del paziente da remoto, immediatamente e senza la necessità di far andare il paziente in Ospedale.
“Anche all’ospedale di Pescia si sta quindi realizzando un efficace utlizzo della telemedicina che rappresenta la chiave per entrare nella sanità del futuro dove sempre di più l’ospedale è in stretto e continuo collegamento con il domicilio del paziente grazie alle tecnologie e a sanitari, medici ed infermieri, sempre più aggiornati ed esperti”- commenta il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche, dottor Giancarlo Landini.
A questi avanzamenti tecnologici, adesso si sta aggiungendo la possibilità di avere un point-of-care a casa del paziente, ovvero la possibilità di determinare tutti quei parametri che possono servire per valutare l’efficacia del trattamento dialitico (la creatinina, l’azotemia, gli elettroliti): basta una goccia di sangue (come si fa con la glicemia) per avere queste risposte e vengono ricevetu direttamente al centro dialisi.
Ma nel futuro della dialisi dell’ospedale S.S. Cosma e Damiano ci sono altri progetti che hanno come obiettivo quello di avvicinare sempre di più i pazienti ai sanitari. Li annuncia la dottoressa Sara Melani, direttore sanitario del presidio. “Ci stiamo adoperando per introdurre un totem trasportabile, simile a un trolley, che ha una telecamera ad alta risoluzione, un monitor, un sistema vivavoce e un box tecnologico; il tutto si collega a Internet. Questa nuova tecnologia permetterebbe al personale medico e infermieristico di verificare nell’immediato i dati del malato in cura, di assistere ed intervenire sulla terapia che il paziente sta svolgendo nella propria abitazione, direttamente dall’ospedale riducendo così gli accessi e raggiungendo gli assistiti, ovunque si trovino.