Proseguono le procedure selettive per la nomina del nuovo direttore di chirurgia generale, ostetricia e ginecologia, anestesia e rianimazione
Scritto da Elena Cinelli
E’ stata nominata referente della direzione sanitaria dell’ospedale SS. Cosma e Damiano la dottoressa Giuditta Niccolai, che collaborerà strettamente con la dottoressa Lucilla di Renzo, Direttore del Presidio provinciale (Pistoia e Pescia), in un percorso di piena continuità della direzione di presidio.
L’incarico è avvenuto in seguito al trasferimento della dottoressa Sara Melani alla direzione dell’Ospedale Santo Stefano di Prato. L’Azienda sottolinea che le attività dell'Ospedale di Pescia sono state gestite con efficacia ed efficienza da parte della dottoressa Di Renzo, in un periodo che sta vedendo anche la fattiva partecipazione del presidio ospedaliero di Pescia, ancora una volta, a garantire un supporto a tutta la rete ospedaliera della Asl Toscana Centro nel fronteggiare la nuova ondata pandemica.
La dottoressa Niccolai, ha preso le consegne dalla dottoressa Di Renzo e garantirà una presenza costante e la continuità. La sua esperienza professionale è maturata da molti anni proprio nella rete ospedaliera della Provincia di Pistoia, è stata referente dell'Ospedale Pacini di San Marcello dal 2016 ad oggi. Ha sviluppato competenze gestionali nell'ambito della Direzione Ospedaliera, essendo attualmente Coordinatrice del Team AID (Prevenzione e contrasto delle infezioni correlate all'assistenza) del Presidio di Pistoia e Pescia, lavorando quindi in stretta collaborazione con gli operatori sanitari dei due ospedali. Ha inoltre sviluppato competenze nella organizzazione dei percorsi ambulatoriali e di day service.
Continuano gli interventi di stabilizzazione e consolidamento delle strutture e dell’assetto organizzativo dell’ospedale di Pescia. Sono stati riattivati posti letto covid, come in tutti gli ospedali della rete e nello stesso tempo si continuano a garantire tutte le altre attività sanitarie, in una logica di collaborazione ed integrazione con gli altri presidi.
“Durante la pandemia il presidio di Pescia svolge un ruolo strategico per attività specialistiche a supporto della rete ospedaliera aziendale che durante il periodo di emergenza si sono dovute necessariamente contrarre in altri ospedali come quello di Pistoia o in altri ospedali dell’azienda offrendo a pazienti che necessitano di interventi chirurgici o altri tipi di prestazioni assistenziali una sicura sede di erogazione integrata nella rete ospedaliera aziendale- sottolinea il dottor Roberto Biagini, Vice direttore sanitario Asl Toscana Centro- La pandemia ha evidenziato ancora di più come essere posti all’interno di una rete ospedaliera sia una garanzia per dimostrare e affermare l’identità di ogni singolo ospedale e le caratteristiche distintive che da sempre lo caratterizzano, pur nel contributo necessariamente integrato che lo stesso ospedale di Pescia, come tutti gli altri ospedali, sta dando e continuerà a dare alla rete ospedaliera aziendale e regionale. “
Proseguono celermente anche le procedure selettive per il conferimento dell’incarico di direzione di chirurgia generale e ostetricia e ginecologia per garantire continuità di tutte le discipline presenti all’interno del presidio ospedaliero di Pescia.
Si sta anche procedendo alla riattivazione delle procedure per la direzione della struttura operativa complessa di Anestesia e Rianimazione.
In questo contesto organizzativo il Punto Nascita dell’Ospedale SS. Cosma e Damiano rappresenta ancora una struttura di riferimento per il territorio per la sua qualità ed eccellenza storicamente riconosciuta ed apprezzata.
Anche a Pescia nel corso degli anni, come è avvenuto per altri punti nascita toscani e dell’Azienda Toscana Centro, il bacino di riferimento si è modificato come conseguenza della significativa riduzione delle nascite. Non emerge sostanziale differenza rispetto ad altri punti nascita collocati in zone di confine in prossimità con altri ospedali con i quali convivono e condividono fenomeni di attrazione e migrazione, così come accade in analogia anche nell’Ospedale di Empoli che si trova in una condizione simile.