In relazione a quanto annunciato da CISL Funzione Pubblica Firenze Prato riguardo l’adesione dell’Azienda Sanitaria ad una procedura di gara di appalto per l’affidamento del “Servizio di prelievi biologici
in ambito domiciliare e ambulatoriale”, l’ASL precisa: “L'aggiudicazione del servizio dei prelievi domiciliari e ambulatoriali rientra nella ordinaria funzione di gestione appalti da parte di ESTAR per il Servizio Sanitario Regionale; in particolare il quadro economico complessivo prevede un ammontare di circa 73 €/Mln per tutte e tre le Aree Vaste, comprensivo di valori destinati a possibili estensioni e possibili proroghe.
La gara cui si fa riferimento va a ricomprendere servizi in parte già esternalizzati da parte delle quattro ex Aziende USL che costituiscono l’attuale USL Toscana Centro.
Gli appalti erano diversi e con una copertura non omogenea del territorio: a titolo indicativo, il valore annuo storico per la spesa del servizio dei prelievi domiciliari era di circa 1.440.000€ e dei prelievi ambulatoriali è di circa 500.000€, per un totale di quasi 2 €/Mln.
Si tratta spesso di attività di prelievo decentrato nel vasto territorio aziendale. L’obiettivo è sempre stato quello di permettere che il prelievo fosse vicino ai bisogni della popolazione (ad es. zona montana). Anziché impegnare un’unità infermieristica dipendente della ASL per effettuare un numero limitato di prelievi presso sedi distanti dei distretti di riferimento, e quindi impegnando il professionista per più ore dedicate al viaggio per raggiungere la sede, è stato appaltato il solo servizio per il prelievo in quanto la provetta viene sempre processata nel laboratorio aziendale.
La cifra di 30 €/Mln rappresenta il valore dell’aggiudicazione dell’accordo quadro per la sola Area Vasta Centro; si tratta quindi di un perimetro economico utilizzabile in 6 anni (per un valore annuo inferiore ai 5 €/Mln), la cui puntuale definizione sarà determinata dagli effettivi bisogni che saranno realmente contrattualizzati.
Il fabbisogno è stato cautelativamente calcolato per una copertura molto estesa dei territori dell'Azienda, in modo da poterlo sfruttare anche in caso di gravi difficoltà nel reperimento del personale infermieristico, fenomeno a cui abbiamo assistito frequentemente in questi ultimi anni.”