Scritto da Elena Cinelli
Empoli- Per la settimana nazionale del Mal di Testa, dal 9 al 15 maggio, promossa dalla SIN (Società italiana di Neurologia) e dalla SISC (Società Italiana per lo studio delle Cefalee) la Neurologia di Empoli, diretta dal dottor Leonello Guidi, ha organizzato un punto informativo presso il Centro Donna sul tema “Emicrania e donna: falsi miti e nuove terapie”.
Sarà possibile ritirare materiale informativo in cui vengono illustrate le principali cause e sintomi di emicrania e cefalee nelle donne. Sarà inoltre possibile prenotare una consulenza telefonica con un medico specialista telefonando allo 0571/706679 oppure scrivendo una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’emicrania è tra le più frequenti patologie dolorose croniche al femminile ed è considerata una malattia di genere con forte impatto socio-economico in Italia. Questo è quanto emerge dal recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità in cui si evidenzia che nella donna l’emicrania risente molto del ciclo ormonale e questo comporta che le donne soffrano di emicrania più degli uomini. La stanchezza e lo stress psicofisico contribuiscono a scatenare l’attacco e spesso si associa con più frequenza ad altre patologie, quali: disturbi dello spettro affettivo, epilessia, sindromi dolorose croniche, allergie, asma e patologie circolatorie.
L’emicrania (con o senza aura) è una parte delle cefalee primarie (cioè quelle non legate ad altre patologie), che si va ad aggiungere alla cefalea tensiva e a quella a grappolo. L’emicrania è un tipo di dolore con determinate caratteristiche: dura per 4-72 ore, generalmente pulsante, aggravato dallo sforzo, associato a nausea, vomito, foto o fonofobia. Si parla di emicrania cronica quando colpisce il paziente per più di 15 giorni al mese, altrimenti si definisce episodica o bassa o alta frequenza. Esiste inoltre la cefalea tensiva: dolore generalmente non pulsante, a casco, senza nausea e vomito. Infine nella cefalea a grappolo gli attacchi sono di 15-180 minuti, ad orari precisi (2-3 del mattino o dopo pranzo).
Dal 2007 a Empoli è presente un ambulatorio dedicato alle cefalee, diretto dalla dottoressa Letizia Bartolozzi, medico neurologo. Attualmente sono seguiti circa 500 pazienti, di cui una cinquantina curati con la terapia anticorpi monoclonali che, rispetto ai farmaci tradizionali, vanno ad agire sul neurotrasmettitore CGRP (calcitonine gene related peptide ) responsabile del dolore, di fatto neutralizzandolo.
Vengono somministrati con iniezioni sottocute una volta al mese. Il 50% dei trattati riferisce un dimezzamento degli attacchi e un 25% addirittura un 75% in meno di attacchi di emicrania.
“Con gli anticorpi monoclonali stiamo assistendo a una seconda rivoluzione, perché sono costruiti sulle nuove conoscenze del meccanismo del dolore emicranico. La ricerca vuole capire sempre meglio perché questo cortocircuito avviene, andando a individuare ulteriori neurotrasmettitori legati al dolore; di conseguenza potranno esser realizzate nuove molecole per intervenire sulle ragioni del “cortocircuito” emicrania- sottolinea la dottoressa Bartolozzi.”
“L’emicrania è una malattia cronica ad alto impatto invalidante che ha una caratteristica declinazione al femminile incidendo sul benessere psico-fisico e sulla qualità della vita. Spesso manca una consapevolezza della malattia pertanto è importante promuovere la salute della donna e questo è ciò che stiamo facendo nel nostro presidio ospedaliero. Empoli si configura come uno dei centri di riferimento aziendali per la cefalea in cui viene effettuata una prima valutazione dei sintomi e il successivo inserimento in un percorso terapeutico- sottolinea il dottor Leonello Guidi.”
All’ambulatorio si accede tramite un PDTA (percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale) in cui il medico di famiglia prescrive la visita neurologica in seguito alla valutazione clinica del paziente. Lo specialista esegue l’inquadramento diagnostico della cefalea e sceglie se agire in autonomia oppure fare riferimento a un centro di secondo livello come quello empolese.