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Comunicati stampa - Anno 2022

L'Azienda ribadisce: "non è in alcun modo volontà della Asl né dell'Assessorato alla Salute privare definitivamente l'ospedale di Pescia del punto nascita che andrà verso una riqualificazione"

Domenica 15  maggio 2022 

Pescia – Relativamente alle ricostruzioni emerse sulla stampa locale l'Asl toscana Centro precisa quanto segue:

Nella giornata di venerdì è stata data ampia informazione documentale e tecnico-organizzativa sulla criticità del punto nascita di  Pescia e più in generale dell'Azienda sanitaria, oggetto di riflessione già nell'incontro che l'Azienda Sanitaria aveva promosso con la Conferenza dei Sindaci della Valdinievole in data 20 dicembre 2021

L'interruzione dell'effettuazione dei parti al Cosma e Damiano con il primo giugno dipende dal fatto che il passaggio a meno di 500 nascite in un anno (per cui l'ASL sta chiedendo la deroga al Ministero della Salute) comporta la necessità di soddisfare precisi requisiti dettati dal Ministero della Salute per il conseguimento dei quali occorre porre in essere una serie di interventi, tra cui, ad esempio, la necessaria dotazione organica dei medici ginecologi e pediatri che permettano il mantenimento dei turni nelle 24 ore, criteri obbligatori e basati su evidenze scientifiche per ottenere la deroga e definiti a livello nazionale al fine di assicurare la totale sicurezza per la donna in gravidanza e del nascituro.

Per tale motivo l'Assessore alla Salute Bezzini ha dato disposizione di avviare immediatamente i concorsi necessari affinché nel periodo necessario al Ministero di esprimersi (180 giorni), la Asl Toscana Centro sia in condizione di adempiere a questo e agli interventi di tipo organizzativo necessari all'ottenimento della deroga e quindi alla ripartenza dell'attività di assistenza al parto. 

I requisiti di tipo strutturale sono già assicurati grazie alla riqualificazione totale del reparto, operativa dal 2018.   

 I dirigenti della Asl hanno ampiamente descritto tale situazione a tutti i Sindaci presenti, evidenziando la natura non discrezionale ma obbligata della scelta. 

Il quadro sopra indicato obbliga L’Azienda ad intervenire, al di là di chi, in assenza di responsabilità, può esprimere giudizi generici ed incompleti.

È stato ribadito durante la riunione, come già avvenuto in occasione analoghe negli ultimi 2 anni, che il problema della carenza di ginecologi e pediatri (questione che ha valenza nazionale) sta mettendo in seria difficoltà non solo Pescia anche gli altri punti nascita dell’Azienda: a dimostrazione della fattiva volontà dell'azienda rispetto al mantenimento dell'assistenza al parto, è stato ricordato che, già da tempo, molti turni sono effettuati da medici ginecologi provenienti da altre sedi aziendali.  

 

Quando il punto nascita di Borgo San Lorenzo scese al di sotto delle 500 nascite/anno era possibile corrispondere ai requisiti organizzativi che devono essere attestati come esistenti al momento della richiesta di deroga per consentire l'esercizio dell'attività durante l'effettuazione della procedura: ad esempio la situazione dell'organico era assai più favorevole dell'attuale a livello generale e specifico. Non essendo possibile attestare allo stato attuale i requisiti di tipo organizzativo necessari allo svolgimento dell'attività quando i punti nascita scendano sotto i 500 parti/anno, la sospensione dell'attività di assistenza al parto per il mero tempo necessario a porre in essere i necessari adeguamenti richiesti dalle norme è dunque un atto dovuto.

Si ribadisce che non è in alcun modo volontà della Asl né dell'Assessorato alla Salute privare definitivamente l'ospedale di Pescia del punto nascita, anzi la richiesta di deroga va nella direzione di mantenerlo efficiente: questa volontà è anche testimoniata dalla riqualificazione totale del reparto avvenuta nel 2018 ed dal forte supporto della rete ginecologica aziendale al punto nascita di Pescia portato avanti negli ultimi anni, anche'esso elemento rappresentato alla Conferenza dei Sindaci di venerdi. La sospensione dell'attività di assistenza al parto si rende solo momentaneamente necessaria per ripartire con maggiore solidità e in piena sicurezza.

L'Azienda ha inoltre preso impegno a presentare, una volta concluso il confronto tra la Regione ed il Governo, il quadro degli interventi strutturali previsti dal PNRR e dalle misure nazionali per la riqualificazione del presidio ospedaliero di Pescia, interventi per circa 10 mln di euro.

 

La Asl precisa infine che in concorso per la direzione della struttura complessa di chirurgia generale verrà espletato il prossimo primo giugno e che, con l'inizio del piano ferie estive, anche presso l'ospedale di Pescia saranno previste riduzioni di attività non legate all'emergenza medica e chirurgica, analogamente a tutte le estati passate.