L’iniziativa con la Fondazione Onda. Genere femminile più colpito. Cipollini: “Ambulatori polispecialistici dedicati”
Scritto da Daniela Ponticelli, martedì 17 maggio 2022
Pistoia – Porte aperte il 25 maggio all’Ospedale San Jacopo per l’open day di reumatologia. La giornata è promossa dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, e coinvolge le reumatologie degli ospedali con i Bollini Rosa, come il presidio pistoiese, per offrire una giornata di servizi clinico-diagnostici e informativi gratuiti dedicati al mal di schiena, un’esperienza comune e per questo spesso banalizzata e sottovalutata. Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è riconducibile a cause di natura meccanica, ma può essere anche espressione di una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni.
I servizi offerti nella giornata del 25 maggio sono gratuiti: saranno a disposizione gli specialisti dell’area medica ed in particolare coloro che afferiscono alla struttura operativa di Medicina Interna 1 diretta dal dottor Franco Cipollini che ha messo a disposizione gli ambulatori di reumatologia per l’iniziativa.
Gli appuntamenti sono prenotabili in domani 18 maggio dalle ore 9 alle ore 12 al numero 0573/351406.
Il dolore al rachide – spiega il dottor Cipollini- è un problema clinico molto comune e per il quale spesso, chi ne fa esperienza, cerca soluzioni individuali, anche al di fuori degli ambulatori medici. La gestione non raramente è un “fai da te” che può portare a trascurare patologie rilevanti e a ritardare diagnosi che richiedono trattamenti specifici altrimenti non eseguiti. La Medicina Interna di San Marcello e San Jacopo I, oltre a gestire pazienti acuti nei reparti di degenza, ha una intensa attività ambulatoriale polispecialistica e all’interno di questa la Reumatologia, con l’Ambulatorio specifico o il Day Service per i casi più complessi, effettua diagnosi e cura delle situazioni che si presentano con dolore articolare, offrendo competenze e professionalità”.
Sempre il dottor Cipollini sottolinea che: “una prima distinzione fra dolore “meccanico” su base degenerativa/artrosica e dolore “infiammatorio” è fondamentale per la gestione successiva. Da un’attenta valutazione clinico-laboratoristica possono poi emergere spondiloartriti, enteroartriti, artrite psoriasica, dolore da frattura patologica per severa osteoporosi, tanto per fare degli esempi conosciuti; per non parlare poi della sindrome fibromialgica, entità clinica fino a poco tempo fa poco considerata dal punto di vista medico, che richiede invece una gestione integrata fra varie competenze professionali”.
La diagnosi consente di utilizzare trattamenti molto diversi fra loro, a volte anche molto costosi, ma in grado di migliorare nettamente la qualità della vita, riducendo o eliminando il dolore, limitando o prevenendo le disabilità.
Il genere femminile è spesso colpito da malattie reumatologiche e richiede una grande attenzione nella prevenzione, soprattutto nei soggetti più giovani.