Non corrispondono a verità i disagi o ritardi nell’assistenza dei pazienti in accesso al Pronto Soccorso. Questa mattina, all’ingresso del pronto Soccorso si è verificato un afflusso contemporaneo di sei mezzi di soccorso per un breve lasso di tempo.
Si è trattato di un afflusso elevato non prevedibile né programmabile, del tutto possibile parlando di attività di Pronto Soccorso. In poco tempo, circa 20 minuti, tutti i pazienti a bordo delle ambulanze sono stati triagiati ed hanno effettuato i percorsi assistenziali appropriati al codice attribuito.
Sempre questa mattina, in poco più di tre ore gli accessi al Pronto Soccorso del Santo Stefano sono stati 70, tra cui pazienti residenti in Comuni non compresi nella provincia di Prato. I codici di accesso nel 60% dei casi sono stati 3,4 e 5; codici a bassa priorità.
Dispiace rilevare che una situazione di routine, se pur ad alta intensità, sia stata oggetto di “strumentalizzazione” creando forte imbarazzo negli operatori sanitari che con grande dedizione e professionalità stanno permettendo al Pronto Soccorso di Prato e all’ospedale Santo Stefano di gestire al meglio tutti gli accessi, senza che si verifichino più da settimane situazioni di affollamento nei corridoi del PS.