Scritto da Elena Cinelli
Si è conclusa in questi giorni l’esperienza dell’Area Medica di Ammissione (AMA) in pronto soccorso dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli. Il progetto ha permesso di supportare le carenze organiche di personale medico all’interno del pronto soccorso di Empoli,
in cui medici di medicina interna hanno collaborato con i medici del DEA nella gestione specialistica precoce di quei pazienti che accedevano al PS per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica).
2300 i pazienti presi in carico dai medici in servizio per l’AMA, con una media di 20 al giorno durante il periodo di giugno- settembre, in seguito ad una prima valutazione fatta dal personale medico-infermieristico del Pronto Soccorso.
“Questi numeri rappresentano circa il 12% dei pazienti afferenti al Pronto Soccorso del San Giuseppe nel periodo considerato. Di questi, circa il 30% sono stati ricoverati, il 70% sono stati dimessi con rientro al proprio domicilio, eventualmente con programmazione di ulteriori accertamenti da effettuarsi presso il Day Service o presso Ambulatori specialistici, oppure trasferiti in strutture alternative al ricovero ospedaliero quali Cure intermedie, Hospice, RSA- sottolinea il dr Luca Masotti, Direttore Medicina Interna II e Responsabile dell’AMA di Empoli.”
La progressiva carenza del personale medico di Pronto Soccorso associato all'elevato numero di pazienti che vi accedono ha comportato la necessità di intraprendere modifiche organizzative, tra cui la realizzazione dei progetti di presa in carico precoce da parte di Medici di Medicina Interna, in accordo con quanto stabilito da Regione Toscana. In particolare all’interno dell’Ospedale San Giuseppe sono state effettuate alcune modifiche organizzative nei setting di Medicina Interna che hanno permesso di effettuare ricoveri la mattina (presa in carico precoce) con in media 5-6 ricoveri al giorno. Oltre a questo è stato sperimentato il progetto AMA, su cui hanno effettuato i turni a rotazione il personale medico sia della Medicina Interna I, diretta dal Prof Roberto Tarquini che di Medicina Interna II, diretta dal dr Luca Masotti.
“Questa esperienza è stata nel complesso positiva. Ha permesso, in un momento di criticità organizzativa, di poter gestire nella maniera più appropriata possibile la situazione, superando le difficoltà di carenza di personale che avrebbero potuto mettere in crisi l'organizzazione del nostro Ospedale. Un aspetto da sottolineare è stato quello della stretta condivisione e collaborazione tra il personale medico delle Medicine Interne e di quello medico-infermieristico-OSS del Pronto Soccorso. A tutti loro va il ringraziamento mio e del Prof Tarquini per la dedizione, professionalità e senso di responsabilità dimostrate- conclude il dr Masotti.”
Questo modello organizzativo sarà messo a regime in nuovi locali interni dell’Ospedale (esterni al Pronto Soccorso) con circa 12 posti letto, sempre a direzione internistica, in cui verranno gestiti i pazienti in destino di ricovero nelle degenze mediche, permettendo di governare al meglio l’afflusso in Pronto Soccorso ed iniziare precocemente la gestione clinica da parte delle Medicine Interne.