Emergono purtroppo oltre 31mila posizioni non disdette, una cattiva abitudine a discapito di tutti
Scritto da Daniela Ponticelli
Prosegue per la ASL Toscana Centro l’attività di richiesta di pagamento del cosiddetto “malum”, sospesa durante il periodo di emergenza Covid,
e ripartita la scorsa primavera dalle contestazioni degli anni pregressi.
Si tratta di una sanzione di importo pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate, senza applicazione della fascia aggiuntiva modulata sul reddito, che viene richiesta anche agli esenti.
Dopo avere concluso l’invio di analoghe contestazioni in ambito Empolese, per gli anni 2018 e 2019, in questi giorni stanno arrivando nelle case dei cittadini di ambito fiorentino, pratese e pistoiese le contestazioni per i malum dell’anno 2018, rispettivamente per circa 17.500 cittadini del territorio fiorentino, 6.400 del territorio pratese e 3.600 del territorio pistoiese.
In tutto sono 27.500 i cittadini che riceveranno la contestazione malum, per un totale di 31.600 posizioni non disdette nei tempi utili nell’anno 2018.
“Fermo restando che i nostri uffici rimangono disponibili a rivalutare eventuali errori che possono anche accadere vista la numerosità delle contestazioni è necessario sottolineare –dichiara il direttore dei Servizi Amministrativi alle Strutture, dottor Ferdinando Milicia - che una percentuale di cittadini riceverà più malum riferiti allo stesso anno e pertanto emerge che la mancata disdetta riflette talvolta un’abitudine ad omettere la tempestiva disdetta in caso di impedimento.
In questi casi l’azione di recupero mostra ancora più chiaramente la funzione educativa, di richiamo a comportamenti responsabili nella gestione delle risorse pubbliche. Inoltre si ribadisce che disdire l’appuntamento è un atto civico in quanto il posto lasciato libero per un impedimento giustificato permette di erogare la prestazione ad un altro cittadino in attesa, diversamente la prenotazione non viene cancellata e l’appuntamento resta vuoto”.
Le normative nazionali e regionali prevedono la disdetta almeno 48 ore prima della data prevista per l’erogazione, consentendo cosi ad altri utenti di usufruire di tale prestazione.
Disdire un appuntamento prenotato oggi e facile ed è possibile utilizzando diverse opzioni: telefonica, via mail, on line.
Sul sito della AUSL https://www.uslcentro.toscana.it/index.php/servizi-online/servizi-e-attivita/diagnosi-e-cura/615-la-prenotazione-e-l-effettuazione-di-visite-ed-esami/10414-disdire-un-appuntamento-cup sono presenti tutte le indicazioni.
Nel sanzionare è previsto che si risalga fino a 5 anni indietro, utilizzando le registrazioni sugli applicativi CUP aziendali, che tracciano sia le prenotazioni che le mancate presentazioni.
Gli “avvisi bonari”, vengono inviati per posta ordinaria e non prevedono aggravi di spese.
L’annullamento del malum contestato è previsto in presenza di casistiche standard specifiche, legate all’impossibilità imprevista e sopraggiunta di presentarsi, quali malattie, ricoveri, lutti, eventi atmosferici eccezionali. Per tali casistiche potrà essere richiesto di presentare la necessaria documentazione probatoria.
Inoltre, se il cittadino ritiene si sia verificato un errore di registrazione sugli applicativi, o di mancata registrazione della presenza, verrà presa in esame la documentazione presentata ed eventualmente annullato l’addebito.
Per informazioni o chiarimenti l’Azienda sanitaria ha messo a disposizione i seguenti numeri:
per i malum di Firenze il numero 055 6934000, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, presidiato da operatori esperti dell’ufficio recupero crediti di Firenze.
per i malum di Pistoia, il numero è lo 055 6933898, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, presidiato da operatori esperti dell’ufficio recupero crediti di Firenze.
per i malum di Prato il numero è lo 0574 807043, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, presidiato da operatori dell’ufficio recupero crediti di Prato.
Nella lettera sono inoltre riportati i recapiti mail e fax cui inviare documentazione o argomentazioni difensive, utilizzando il modulo apposito allegato alla lettera.
Coloro che non rispondano al sollecito nei termini indicati e non provvedano al pagamento in questa prima fase, riceveranno nei prossimi mesi un verbale di accertamento recapitato con atto giudiziario, con aggravio di spese amministrative e postali che si aggiungono alla sanzione.