Scritto da Elena Cinelli
E' attivo presso il Centro Donna dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli un percorso dedicato per esami diagnostici del seno di terzo livello, ovvero le mammografie con mezzo di contrasto (CESM). Questo esame è stato inserito nel mese di agosto, nel catalogo regionale come indagine alternativa alla Risonanza Magnetica.
La Mammografia con Mezzo di Contrasto (CESM- contrast Enhanced Spectral Mammography) condivide con la Risonanza magnetica il medesimo principio fisiopatologico, ovvero lo studio della neoangiogenesi tumorale, a fronte di una maggiore accessibilità e tempi e costi di esecuzione nettamente inferiori.
I valori di sensibilità sono sovrapponibili a quelli della Risonanza magnetica, la specificità addirittura superiore.
L’esame con somministrazione del mdc (mezzo di contrasto) per via venosa permette di evidenziare aree di impregnazione patologica, altrimenti non individuabili con l'imaging convenzionale
Il mammografo utilizzato, di ultima generazione, è stato acquisito a fine 2019 dal Dipartimento di Diagnostica per il Centro Donna di Empoli ed è stato dotato della specifica tecnologia che permette questo tipo di studio.
Vantaggi esclusivi della metodica sono l’opportunità di uno studio panoramico e comparativo di entrambi i seni, permettere una correlazione diretta con la mammografia standard ed agevolare l'accertamento diagnostico delle lesioni identificate.
E’ molto simile ad una mammografia tradizionale e viene eseguito mediante un mammografo digitale full-field provvisto dell'opzione Dual Energy; il macchinario consente di acquisire in rapida successione, durante una singola compressione della mammella e dopo la somministrazione endovena del mezzo di contrasto, una coppia di immagini mammografiche per ciascuna proiezione. Il software dedicato effettua quindi una rielaborazione di dati ottenendo un’immagine finale (detta "sottratta") che evidenzia esclusivamente le lesioni che si impregnano di mezzo di contrasto.
L’esame viene eseguito nelle sale mammografiche ed ha una durata complessiva di circa 10 minuti.
La prestazione è indicata solo in casi selezionati a seguito di una valutazione specialistica dei Senologi oppure del Gruppo oncologico multidisciplinare.
“L'iter diagnostico delle neoplasie mammarie è ormai consolidato da tempo con l'impiego della mammografia come metodica di primo livello ed il ricorso alle indagini di ecografia, tomosintesi e biopsie come metodiche di secondo livello. Esistono tuttavia casi specifici di maggior complessità in cui risulta necessario ricorrere ad una diagnostica di terzo livello, fino a qualche tempo fa rappresentata esclusivamente dalla RM con contrasto. Con l’introduzione del CESM facciamo un notevole passo nella definizione diagnostica delle neoplasie al seno - afferma il dr. Andrea Marrucci, Direttore Diagnostica senologica Asl Toscana Centro.”